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RACCONTI DI PIAZZA (di Edmondo Bellanova)

Finalmente “la piazza” torna a svolgere la funzione per la quale nel 1933 si demolirono “li curt” con tutto il resto della masseria San Michele. Oggi è luogo d’incontro, di riposo, di “pettegolezzo”, di passeggio, di commenti, di discussioni, di gioco, di ristoro, d’informazione; questa è Piazza Marconi a San Michele Salentino!

Ora, finalmente, in piazza  s’incontrano  anche i  “forestieri” che hanno scelto la nostra terra come seconda “casa” e ci onorano della loro amicizia; non ci separa più il covid ed i suoi incomprensibili colori e divieti, quindi… stanno tornando con la loro giustificata speranza di ritrovare un po’ di quella libertà che ci è stata tolta, per troppo tempo.

Oggi con i veneziani (Anna e Bassam) si è discusso della Costituzione, del suo valore e attualità; della amara considerazione  che non tutti i suoi principi  hanno avuto piena attuazione.

Poi, con Piero, milanese, abbiamo riconosciuto l’importanza della ricerca storica di Giuseppe Argentiero sui militari italiani internati e deceduti nei campi di concentramento della seconda guerra mondiale e parlando del monumento ai caduti di Piazza Dante, Mimino Ligorio Leggi il resto di questo articolo »

Storia delle imprese di Elio Palmisano

La Storia delle imprese di Elio Palmisano, nostro illustre concittadino che vive e lavora a Milano.

L’atelier di Elio Palmisano rappresenta una delle poche imprese italiane ad aver realizzato un gran numero di arazzi e tappeti nel corso della seconda metà del Novecento, in sinergia con gli artisti contemporanei. Dal 1968 al 2005 circa Palmisano ha creato una collezione di quasi 320 soggetti, fra arazzi e tappeti, disegnati da artisti e designer di fama, da Giacomo Balla a Ettore Sottsass. Utilizzando le antiche tecniche artigianali di lavorazione, Palmisano è riuscito davvero a tessere lo scenario dell’arte italiana del XX secolo. Della manifattura di Elio Palmisano si è molto parlato nei quasi quarant’anni di attività, durante i quali le sue opere erano apprezzate e valorizzate soprattutto dal nuovo mondo del design. Tuttavia, ad eccezione di un catalogo pubblicato nel 2006 che raccoglie le realizzazioni più significative della manifattura, non è mai stato dedicato a questa lodevole impresa un adeguato studio che ne ricostruisse la storia e il corpus di opere.

Grazie alle narrazioni di Elio, prezioso collaboratore nella stesura di questo racconto, e ai ricordi degli artisti tuttora viventi che hanno lavorato con lui, oltre che naturalmente alle numerose opere che ancora oggi si conservano, è stato possibile tracciare il percorso compiuto da questa manifattura, “pietra miliare” nell’arte tessile italiana del Novecento.

Nato a San Michele Salentino nel 1935, il giovane Elio Leggi il resto di questo articolo »

MASIN IL FRUTTIVENDOLO (di Nicola Romanelli)

Coi soldi guadagnati a raccogliere ulive coi geloni alle dita esco di casa. È la prima esperienza. È la prima volta in vita mia che posso come un grande, decidere di volere e comprare con i miei soldi. Avevo 8-9 anni con in tasca un bel gruzzolo, non ricordo esattamente, 60 – 70 lire! e neanche il prezzo esatto della frutta ma il resto è tutto vero.  In quanti oggi a Massarianova ricorderanno il mitico Masin, il fruttivendolo!… Leggi il resto di questo articolo »

IL CARNEVALE (di Nicola Romanelli)

Quello di oggi lo sappiamo, è tutto pieno di colori e sfarfallante, diverte la vista, ma quello di tanti e tanti anni fa, quando non si vedeva il becco di un soldo era tutto un’altra cosa, ma la partecipazione e divertimento non aveva confronto: Leggi il resto di questo articolo »

La lettera sotto il piatto (di Nicola Romanelli)

Non so se ancora esiste l’usanza a Natale di mettere la lettera sotto il piatto. Nel lontano 52-53 per noi bambini era un’occasione elettrizzante e se volete la racconto anche per rivivere momenti fantastici come si passava in Leggi il resto di questo articolo »

La cassarmonica (di Nicola Romanelli)

A leggere alcuni commenti su facebook (pagina midiesis) per la festa patronale mi ha assalito una certa amarezza che si é presto trasformata in gioia riandando indietro nel lontano 1953 per rivivere quei momenti di felicità pura!
La festa del patrono capitava a cavallo di luglio e agosto e le campagne erano popolate di gente mentre il paese era deserto. Era un evento eccezionale che tutti, vecchi e bambini e i giovani sentivano e si preparavano con ansia crescente. Per quei giorni tutti si riversavano nelle proprie case in paese per partecipare in massa alla festa del patrono.
Ecco come un bambino di otto anni vedeva la festa di San Michele Arcangelo (Dal libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli):

I preparativi quelli impegnativi sono terminati. La strada principale che dalla piazza porta al cimitero è inghirlandata a festa. Archi floreali rivestiti di luci colorate mi gonfiano il petto dalla gioia. Quante  volte siamo stati cacciati a sgridate dagli operai mentre erano all’opera! Ma per noi la festa era pure quella, anzi  i preparativi sono proprio quelli che ti elettrizzano Leggi il resto di questo articolo »

I fessi fessi fatiyene (di Nicola Romanelli)

Una riflessione su due epoche completamente opposte: il frenetico lavorio di luglio di sessant’anni fa e luglio moderno coi pensieri in villeggiatura, al mare e le proteste sull’enfiteusi dei terreni che non rendono anzi costano per mantenerli! Tratto dal libro “Il gusto della mela”scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli.

Luglio era un mese impossibile per il calore, eppure così vitale per la vita del nostro paese, richiedeva fatiche supplementari e lavori maggiori di tutto l’anno. Con la soddisfazione però che, malgrado il sudore, si raccoglievano i frutti anche dei Leggi il resto di questo articolo »

Lu pusce (di Nicola Romanelli)

Dal libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “Lu pusce”.

A Massarianova, per ogni cosa che accadeva e non sapevano spiegare, si credeva che nei sotterranei si aggiravano strane creature, tanto che raramente qualcuno si avventurava di notte ad uscire da solo. Un brivido pietrificava il sangue al solo pronunciarne il nome: lu pusce, li lavuriyedd, li cuppulin russ, li muriscjän… Leggi il resto di questo articolo »

Il canneto (di Nicola Romanelli)

Dal libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “Il canneto”.

Nella foto, della famiglia Romanelli, Nunna Letchye, Cosimo, Danodda, Batudd. Leggi il resto di questo articolo »

La contrada Cotogni (di Nicola Romanelli)

Riprendiamo a pubblicare altri capitoli del libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “La contrada Cotogni”.

Nella foto, della Leggi il resto di questo articolo »

Maristella Menga candidata alla Camera nelle Politiche del 2013

 

L’Avv. Maristella Menga, Assessore alla Cultura del Comune di San Michele Salentino, è candidata alla Camera nella circoscrizione Puglia per le prossime Politiche nella lista Leggi il resto di questo articolo »

I dolci di Natale (di Nicola Romanelli)

Tratto da “Il gusto della mela”, scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli. 

 Tra una chiacchiera e l’altra, belli rilassati, la mamma che ha avuto sempre il dono di scomparire senza farsi notare, riappare di solito per qualche novità ma questa volta strappa le nostre esclamazioni di desiderio e gratificazione.

-          Voglio vedere se ne avete ancora voglia, dice ponendoci davanti il vassoio dal dolce-acre profumo delle paste di mandorle, ricoperte di zucchero candito. I nostri dolci preferiti. –

Dopo aver mangiato avidamente i piatti gustosi che solo nelle grandi feste ci è concesso, accogliamo i dolci come i fuochi d’artificio si addicono per terminare una grande e cara festa.

Nzin si tuffa sul vassoio  con tutte e due le mani e Nucc, presolo dalle bretelle sulla schiena, lo ritira brutalmente indietro. Enzo ha le manine chiuse con forza e strilla che i dolci sono tutti suoi. Noi ci divertiamo per quel litigio, sappiamo che non c’è motivo di azzuffarsi, abbiamo visto le sorelle con la mamma farne talmente che ne avremo per tutta la settimana. Leggi il resto di questo articolo »

Micchio di Barrak (di Nicola Romanelli)

 

“Per incanto, come gli capitava in quelle mani sapienti, un pezzo di fil di ferro, apparivano modellini di biciclette, carrettine, ed un’infinità di oggetti carini che appena compiuti si lasciava prendere dalle mani, allegro per l’incomprensibile avidità ostentata dai suoi coetanei. Era tra i compagni e nello stesso istante assorto in un altro mondo, preferito, estraendosi dal presente. Strano magico mondo ipnotizzava la sua mente e si disinteressava, pur partecipando come fosse bendato al nostro mondo. Viveva normale in mondi paralleli, senza segni di squilibrio se non la sua grande semplicità. Amico di tutti e tutti ne approfittavano, lui sereno, gli altri famelici. In un mondo dove i genitori raccomandavano ai figli di “aprire gli occhi” e i figli applicavano alla lettera il precetto e deridevano gli altri semplici o ingenui considerati deboli o debilitati”.

L’ottavo capitolo di “Il gusto della mela”, scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli. Auspichiamo che il romanzo abbia una dovuta e meritata pubblicazione in cartaceo. In bocca al lupo, zio. Buona lettura.

 

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Andiamo a raccogliere li cozzpatedd (di Nicola Romanelli)

“Come sempre quando si è riuniti in famiglia, tutti vogliono essere primi e nella smania tra spinte e ripicche, la povera bacinella viene capovolta. Cosimo che era già col secchio di nuovo pieno, tra il serio e il faceto, rovescia l’acqua loro addosso, evitando la moglie. Si pente per aver ceduto a quel puerile impulso, e prima che si elevi la protesta lascia sull’orlo il secchio e in tutta fretta scompare dietro il tetto della lamia, proprio al fianco della cisterna, e si porta sul versante opposto, dove scende nella corte dei maiali. Da lì prende la pala appoggiata Leggi il resto di questo articolo »

Il gusto della mela, di Nicola Romanelli

Di seguito i link di accesso ad alcuni capitoli del libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli. Auspichiamo che il romanzo abbia una dovuta e meritata pubblicazione in cartaceo. In bocca al lupo, zio.
Buona lettura. Leggi il resto di questo articolo »

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

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