Terremoto in Giappone e nucleare: parla la scienza o la superstizione? (di Stefania Lombardi)

Luci e ombre del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e l’analisi sul nucleare.

Perché riguarda tutti noi? Cosa ha a che fare con le censure?

Quest’estate, come previsto dal decreto di riordino Gelmini, il CNR ha accusato forti mutilazioni. Le più importanti:  

  • le forti limitazioni introdotte all’autonomia scientifica dell’Ente;
  • l’assenza nel Consiglio di Amministrazione di rappresentanti della comunità scientifica interna;
  • la concentrazione di tutto il potere gestionale (amministrativo e scientifico) nella figura del Direttore Generale che, a differenza del Presidente, non deve soddisfare requisiti di alta qualificazione scientifica e sarebbe di nomina ministeriale;
  • la mancanza di una visione strategica di sviluppo dell’Ente in grado di promuovere la valorizzazione e il reclutamento delle risorse umane;
  • Infine, ancora una volta, la completa indifferenza ai principi sanciti dalla Carta Europea dei Ricercatori.

Stefania Lombardi

Per capire meglio la gravità di questi problemi, il Direttore generale sarebbe determinante nella nomina dei direttori di Dipartimento, ma anche in quelle per la direzione degli Istituti (il CNR è organizzati in 100 istituti indipendenti). Il risultato è duplice: da una parte si limita l’autonomia dell’ente, in una legge che ne dovrebbe prevederne l’autonomia statutaria, e dall’altra una figura non scientifica – e di diretta emanazione del ministro – potrebbe influenzare in maniera diretta ed esplicita la ricerca. Anche i sindacati si sono espressi in modo molto negativo rispetto a questa proposta, addirittura impedendo qualche giorno fa lo svolgersi della riunione del CdA che doveva deliberare. “ (tratto da: http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/cnr-lautonomia-pericolo).

A tal proposito, vi ricordate cosa fece l’onorevole Carlucci contro la nomina di Maiani alla presidenza dell’ente?

Vi rimando a questo articolo:

http://www.pasteris.it/blog/2008/03/03/lo-scienziato-e-la-soubrette-scarsamente-onorevole/

Tutto questo a cos’altro porta (come se non bastasse la visione apocalittica poc’anzi presentata)? Porta anche a delle dichiarazioni sino a poco tempo fa addirittura impensabili da parte del maggiore ente di ricerca italiano:

http://www.youtube.com/watch?v=iIm9E76-jtA&p=A27D444D6B8A484B

 Su Radio Maria parla Roberto De Mattei, vicepresidente del CNR (vedi quanto scritto nei primi capoversi), già noto nell’ambiente per le sue posizioni “creazioniste” contro l’evoluzionismo darwiniano; ma questa volta si spinge a dire che il terremoto del Giappone è il giusto castigo divino.

Come sappiamo, il popolo di facebook (a cominciare proprio da tanti ricercatori del CNR) si è già mobilitato per chiederne le dimissioni (http://www.petizionionline.it/petizione/dimissioni-del-vicepresidente-del-cnr-roberto-de-mattei/3730).

 Dopo tutte queste ombre di stampo medievale sul maggior ente di ricerca italiano, finalmente, dai ricercatori, si sollevano le voci libere, caratterizzate da quel “pathos”, ovvero da quella passione, quella forza, quella spinta, quel giusto amore per la ricerca che non si piega davanti a nulla. Mai.

Ne è un esempio, il Prof. Valerio Rossi Albertini, fisico nucleare del CNR.

Cosa potrebbe dire un fisico nucleare sul nucleare (e scusatemi lo scontato gioco di parole)?

Sentite, sentite gente; soprattutto prestate orecchio al suo testa a testa con la celebre astrofisica Margherita Hack:

http://www.youtube.com/watch?v=MBu5KAbL6qg&feature=related

Io penso, sinceramente, che sia proprio grazie alla ricerca, alla passione, al coraggio e alla forza di gente come il Prof. Rossi Albertini  che la ricerca in Italia non stia ancora affondando del tutto. Ma quanto durerà?

E’ un problema che riguarda tutti noi perché la censura non  riguarda solo la ricerca (anche se io penso che la ricerca sia l’anima di un popolo perché è quella cosa che ci proietta verso il futuro e che va oltre l’immediato. Talete cade nel pozzo perché non si cura dell’immediato, lui guarda avanti, guarda alla luna; e se ci siamo arrivati, alla luna, è perché in un lontano passato abbiamo avuto gente come Talete e non come la donna di Tracia che, vincolata all’immediato, rideva della caduta di questo proto-filosofo. Le dittature mirano a trasformare i popoli in “donne di Tracia”; i “Talete”, invece, sono sempre sabotati; guai a dimenticarlo!).

La censura è oscurantismo, è medioevo.

Strano che, proprio quando il Prof. Rossi Albertini, scaldandosi, ha detto “ma ci volete far parlare di questi argomenti?”, magicamente la trasmissione è stata “tagliata” proprio da “chi decide” dietro le quinte fra la costernazione, il dispiacere e la rabbia del conduttore Massimo Giletti.

Se casi del genere non fanno svegliare la popolazione io davvero credo che la speranza sia proprio morta ormai (“lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Inferno, III, vv.1-9).

Chissà se il Prof. Rossi Albertini stesse pensando proprio alle ombre del CNR quando ci ha tenuto a rimarcare che lui non è “la voce” del CNR ma una delle varie voci…

Questo sì che è parlare, perché non è giusto farsi scudo di un ente o qualsivoglia cosa (molti, troppi politici invece lo fanno) per affermare le proprie posizioni. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Ecco cos’altro manca in Italia.

Stefania Lombardi

14 Commenti a “Terremoto in Giappone e nucleare: parla la scienza o la superstizione? (di Stefania Lombardi)”

  • stefania lombardi:

    Grazie per aver repentinamente cambiato il titolo. Il precedente era fuorviante e non era assolutamente in linea con il mio pensiero (semmai era proprio l’esatto contrario!). Non mi apparteneva nella maniera più assoluta. Spero non siano stati in troppi a fraintendere ma abbiamo limitato i danni. :-)

  • midiesis:

    Chiedo scusa a Stefania Lombardi e a tutti gli utenti per aver omesso e modificato il titolo dell’articolo in questione. Ora tutto è stato ripristinato come da sua mail originaria.

  • paolo:

    possibile che possano sorprendere così tanto le parole del dott De Mattei?
    non ha detto nulla di più e nulla di meno di quello che è scritto nelle Sacre Scritture.
    che Dio castiga e premia l’uomo secondo i peccati e secondo i meriti, questa è una verità bibblica per cui nessuna novità, tra l’altro sta citando (condividendole evidentemente) le parole di un Arcivescovo che parla, appunto, da conoscitore delle scritture e della pedagogia Divina, che ricordiamo bene è prima di tutto una pedagogia di amore e misericordia per l’uomo in vista della vita eterna e non esclusivamente per i 100 anni di vita che ognuno di noi si augura.
    piaccia o no questa è la fede Cristiana
    un esempio: si ricordino le parole che la Madonna disse ai tre pastorelli di Fatima nel 1917 “La guerra sta per finire; ma se la gente non cessa di offendere Dio, una peggiore scoppierà durante il regno di Pio XI.”
    la storia la conosciamo tutti quindi perché ci si meraviglia?
    infine il dott. De Mattei parla a titolo personale e non per il ruolo che riveste (e come potrebbe essere diversamente visto che parliamo di fede?) per cui mi meraviglio come nel tempo del massimo relativismo e pluralismo di pensiero possa creare scalpore questa riflessione.

  • Stefania:

    con immenso piacere invio quanto riportato dal CNR al link:
    http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews.html?IDn=2202

    “24/03/2011 Nota di precisazione del Presidente Maiani sull’intervento del Vice Presidente del CNR a Radio Maria

    Nota di precisazione del Presidente del CNR Prof. Luciano Maiani in merito all’intervento radiofonico del Prof. Roberto de Mattei, Vice Presidente del CNR, sull’emittente radiofonica privata Radio Maria – Una voce cristiana nella tua casa

    Il 21 marzo scorso il prof. Roberto de Mattei ha reso un intervento all’emittente radiofonica privata Radio Maria – Una voce cristiana nella tua casa.

    L’intervento a carattere teologico ha riguardato tra l’altro il tragico sisma che si è abbattuto sul Giappone l’11 marzo scorso.

    Ferma restando la libertà di espressione quale bene garantito dalla nostra Costituzione, si precisa che i contenuti dell’intervento del prof. de Mattei non coinvolgono in alcun modo il CNR, che l’intervento non è stato reso nella sua veste di vicepresidente dell’Ente e che il contesto in cui esso è stato reso è estraneo alle attività e alle finalità del CNR.”

  • Stefania:

    Capisco e condivido il discorso di Paolo sulla libertà di espressione ma se il CNR si è tenuto in dovere di precisare che il vicepresidente stesse parlando a titolo personale, evidentemente non era chiaro.
    Ha fatto scalpore perché questa persona non si è presentata come “studiosa di” ma come vicepresidente del CNR.
    Per queste motivazioni era molto facile fraintendere che si trattasse della posizione dell’ente.

  • Stefania:

    e comunque, in ogni caso un problema di rappresentanza esiste perché, premessa la sacrosanta libertà di espressione, una persona che ha queste posizioni, probabilmente, non dovrebbe rapprentare un ente di ricerca. La serietà è tutto! Ma forse siamo arrivati a un punto che è difficile da capire persino questo semplice ragionamento?

  • Stefania:

    Ricordo a tutti che per alcune sue dichiarazioni personali (perché è giusto che ci sia la libertà di pensiero), nel 2004 la nomina di Rocco Buttiglione a commissario per la giustizia, libertà e sicurezza fu respina dal parlamento Europeo.
    Fu respinta proprio per le giustamente libere (condivisibili o meno non è questo che importa) posizioni di Buttiglione sull’omosessualità e il ruolo della donna:
    « come cattolico considero l’omosessualità un peccato, ma non un crimine »
    « I bambini che hanno solo una madre e non hanno padre sono figli di una madre non molto buona. E i bambini che hanno solo un padre non sono bambini perché un uomo da solo può fare un robot. Ma non può fare bambini »
    Buttiglione è liberissimo di pensarla così (non importa se condividiamo o meno), come è libero di esplicitare il suo pensiero, ma proprio per quelle sue libere posizioni l’Europa non gli ha permesso di diventare commissario per la giustizia, libertà e sicurezza.
    Il discorso della rappresentanza non è, quindi, da sottovalutare, anzi.
    Un cittadino è libero di pensarla come vuole ma se le sue convinzioni non sono in linea con i principi di una istituzione, non dovrebbe nemmeno rappresentarla. Punto.

  • Bad Seed:

    “per cui mi meraviglio come nel tempo del massimo relativismo e pluralismo di pensiero possa creare scalpore questa riflessione.”

    Se si ha un po’ di pensiero critico (cosa che la religione insegna a NON avere) una “riflessione” come quella di Roberto De Mattei DEVE suscitare scalpore.

    A Pa’, a Paolo, c’è gente che pensa… non meravigliarti. Ringrazia Dio che qualcuno lo fa ancora. Basta ingoiare dogmi senza pensare. Basta, prima bisogna masticarli e poi si decide cosa fare: chi ragiona con la propria testa, chi ha un po’ di pensiero critico li sputa.

    A Pa’, a Paolo… vieni qui a fa’ la “lezioncina” di storia tutto spocchiosospocchioso, ma lo sai che devi fa’? Devi imparà a sputà.

  • Stefania:

    Purtroppo di gente che ingoia i dogmi ne abbiamo davvero tanta, troppa. La nostra costituzione sancisce che sono liberi di dire la loro opinione. Il fatto che quella opinione non sia critica ma frutto di dogmi assimilati in svariati anni di esistenza, non toglie diritti a quella opinione.
    La gente dogmatica esiste.
    La gente dogmatica dice la sua.
    Bisogna arrendersi a questo dato di fatto e capire che non ci si può far nulla.
    Il pensiero critico non è per tutti.
    Questa cosa mi crea non pochi dispiaceri ma ho preso atto che è così.
    La ricerca, invece, è quella cosa che rifiuta i dogmi, cerca sempre di sapere in virtù di quell’amore per la sapienza che ha caratterizzato la filosofia sin dagli albori.
    La ricerca è come EROS: cerca il bello (la SAPIENZA) senza essere bello (sapiente).
    L’emblema della ricerca è lo stesso della condizione umana: è tendere verso, non stancarsi mai e continuare; all’infinito.
    Per la sua essenza e natura antidogmatica la ricerca non può avere, come rappresentante (in quanto vicepresidente) del maggior ente di ricerca italiano, una persona dogmatica.
    Attenzione: anche l’ATEISMO è dogmatico e a volte persino peggio della religione.
    La vera persona critica e antidogmatica non è né atea né religiosa.
    Riprendiamoci la vera essenza della filosofia che così nacque e oggi è morta infanganta e violentata da troppe posizioni dogmatiche.

  • Bad Seed:

    - “Purtroppo di gente che ingoia i dogmi ne abbiamo davvero tanta, troppa. La nostra costituzione sancisce che sono liberi di dire la loro opinione. Il fatto che quella opinione non sia critica ma frutto di dogmi assimilati in svariati anni di esistenza, non toglie diritti a quella opinione.”

    Mai detto il contrario. :-)
    Infatti avevo “consigliato” all’utente che si è firmato Paolo (a Pa’ a Paolo!) di “imparare a sputare”, di svegliarsi… non gli ho detto di “tacere” (una cosa che in realtà penso ma non dico, perchè ognuno è libero di dire la sua, w la democrazia bla bla bla… e mostrarsi open minded torna sempre utile, soprattutto se si è italiani e quindi paraculi nel DNA).

    Non si può dare un spiegazione divina a tutto, in special modo davanti a tragedie di tal portata; perchè SEMPLICEMENTE NON SI PUO’.
    L’uomo invisibile che vive nell’alto dei cieli che scruta ogni nostra mossa di ogni nostro minuto vissuto nella nostra miserabile vita ogni tanto si diverte a punirci con tsunami e terremoti. “Possibile che possano sorprendere così tanto le parole del dott De Mattei?
    non ha detto nulla di più e nulla di meno di quello che è scritto nelle Sacre Scritture”
    dire e/o giustificare una cosa del genere è solo imbarazzante.

    Mannaggia alla democrazia, ai dogmi e a quanto ci fa fatica pensare.

  • Bad Seed:

    … e a quanto ci piace essere presi per i fondelli.

  • Stefania:

    @Bad Seed: io ti avevo già risposto ma il mio commento precedente non è mai stato uploadato :-(

  • Stefania:

    Comunque, anche se il titolo dell’articolo è parecchio fuorviante, dicevo che forse sarebbe meglio commentare chi combatte certe nefandezze come il coraggioso Albertini misteriosamente censurato mentre elogiava le rinnovabili invece che concentrarsi su De Mattei (troppo facile alla fine, no?) che, in realtà, serviva solo da preambolo negativo per risaltare maggioramente quanto invece c’è ancora di positivo. E per fortuna.

    Inoltre, non sarebbe male fornire spiegazioni (anche in email private ma almeno un feedback please) sul perché certi post “scomodi” non vengono mai pubblicati…

  • sergio:

    La ricerca si sà ormai è in mano alle Lobby Industriali; i fondi si riducono da parte dei governi-speculatori (come l’Italia) e l’Industria ne approfitta impossessandosi di questo meraviglioso strumento.
    Con la “bacchetta magica” della ricerca, le Lobby possono avvalorare ogni tesi e cambiare irrepentinamente l’opinione urbana…”quello che faccio io è meglio…lo dice la ricerca!).
    Grande Stefania.
    Ciao

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