Ma siamo impazziti? (di Luigi Madaro)

Oggi, durante la lezione di Filosofia Politica, il professore si è impelagato in un excursus, alquanto deludente, sulle vicende di questi giorni riguardanti la riforma della giustizia. Ha cominciato a parlare della responsabilità civile dei magistrati, e quindi del bisogno di giustizia nei loro confronti. “Chi sbaglia deve pagare, la magistratura non è al di sopra degli altri”. Però, dato che ci trovavamo in un’aula universitaria, che DOVREBBE essere una fonte della conoscenza, io non ce l’ho proprio fatta a non intervenire, avviando un breve ma intenso dibattito (tengo a precisare pacifico e democratico). Io ho controbattuto affermando che tutt’ora, in Italia, non è per nulla vero che un magistrato è impunibile. Infatti la Legge prevede che il cittadino che si senta offeso dalla decisione del magistrato, possa fare ricorso allo Stato. In caso di torto è lo Stato a risarcire il cittadino. Sarà poi compito dello Stato quello di rifarsi sul magistrato, se viene accertato che l’errore da lui commesso è stato conseguenza di dole (volontarietà) o colpa (incapacità).

[Piccola parentesi: il magistrato Marco Rossi, quando svolge il suo lavoro, non deve essere considerato come il sig. Marco Rossi, ma come la personificazione dello Stato che tramite lui agisce. Quindi a buon intenditor, poche parole...]

La cosa, però, che mi ha più infastidito è stata questa frase:

“Sono quasi venti anni che siamo sotto il controllo della Magistratura; è lei che decide chi deve governare”.

Inaudito! Il nostro Parlamento è pieno di condannati e mafiosi, le nostre regioni sono piene di truffatori, e nel 2011 si ha ancora il coraggio di dire che la Magistratura ha il controllo della situazione. Cioè, a) la Magistratura mi può imputare, processare e condannare; b) io posso tranquillamente diventare parlamentare o addirittura Presidente della Repubblica (per non dire altro) con una condanna sulle spalle; c) conclusione: la Magistratura da vent’anni decide chi governa ed ha il controllo su di noi.

MA SIAMO IMPAZZITI?

Luigi Madaro

Un Commento a “Ma siamo impazziti? (di Luigi Madaro)”

  • stefania lombardi:

    Lo so che non si dovrebbe chiedere, ma sarei davvero curiosa di conoscere il nome di questo “esempio di virtù” (chiaramente il mio è un modo di dire perché non è questa la sede per fare nomi).
    A filosofia poi? Significa che stanno uccidendo anche l’ultimo baluardo che ancora teneva alto il vessillo dell’amore per la conoscenza. Penso che cosa più grave di questa non esista.
    BISOGNA fare qualcosa e SUBITO.
    Stefania

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

Facebook
Utenti in linea