Enfiteusi: il Tribunale di Brindisi fissa alcuni principi “ragionevoli” per l’affrancazione

Edmondo Bellanoca ci ha segnalato un articolo apparso oggi sul Quotidiano di Brindisi su alcune novità molto importanti riguardo una possibile e ragionevole soluzione del probblema “enfiteusi”. Si riporta di seguito un estratto:

Il Tribunale di Brindisi ha emesso una sentenza che fissa un paio di principi importanti per l’interpretazione delle controversie in atto sulla questione enfiteusi.

Lo ha fatto il giudice civile Luca Scuzzarella a conclusione di un processo in cui l’analisi dettagliata della situazione è stata effettuata dal consulente nominato dal Tribunale, l’agronomo Angelo Mutinati.

Coloro che hanno condotto, ereditato i terreni, talvolta ignari di aver ricevuto in donazione o di aver acquistato solo un vincolo, possono in qualsiasi momento chiedere la cosiddetta “affrancazione”, ovvero entrare in possesso dello stesso pagando un prezzo. Il prezzo, ha stabilito il giudice, non va determinato sulla base dei criteri di esproprio.

Ai fini della determinazione del capitale di affranco deve farsi riferimento al reddito dominicale attuale dei terreni, nelle condizioni originarie, purché non inferiore al canone enfiteutico, rivalutato, commisurato al Reddito Dominicale.

Nel caso specifico per tre terreni e un fabbricato che si trovano nelle campagne di San Michele Salentino (cittadina quasi tutta data in enfiteusi), parte dei quali coltivati a uliveto, il Tribunale ha stabilito che al concedente, un avvocato del brindisino che aveva tempo addietro ricevuto i diritti dalla “Bonifiche pontine”, vanno versati € 1.338 appena, somma, a quanto pare, ragionevole.

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TAG: ENFITEUSI

2 Commenti a “Enfiteusi: il Tribunale di Brindisi fissa alcuni principi “ragionevoli” per l’affrancazione”

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