Le risposte del Preside Francesco Nisi per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”

Le risposte del Preside Francesco Nisi alle cinque domande che gli abbiamo posto nella rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”:

1.       Come vedi il quadro complessivo che si sta delineando circa la candidatura a Sindaco delle prossime amm.ve?

Ritengo doveroso e giusto ringraziare la redazione di Midiesis per avermi offerto l’opportunità di parlare “d’altro”, liberandomi così dal solito canovaccio scolastico. E rispondo alle domande postemi chiedendo venia per il ritardo, dovuto essenzialmente al particolare momento natalizio cui la Scuola, da me diretta, è stata chiamata, ed impegnata, attraverso le sue rappresentazioni, a proporsi come palestra di cambiamento non solo dei destini individuali, ma soprattutto di quelli collettivi. Veniamo dunque alla domanda. Mancano pochi mesi al rinnovo del Consiglio Comunale e già attorno a noi si muove un turbinio di idee, di “si dice”, di supposizioni, di possibili candidature, ecc. ecc. che mettono in ebollizione l’opinione pubblica e la orientano, anzi la disorientano nei possibili futuri scenari. Siamo ancora alle prime avvisaglie di questa corsa ad ostacoli che porterà alle elezioni primaverili. In questo quadro non ancora sufficientemente chiaro si innestano le prime esclusioni, le possibili resurrezioni, le sperate nascite e quant’altro va ad incorniciarsi nel dibattito politico in corso. Si parte da 5,4,3 possibili liste. Il tutto dipende dagli esclusi di oggi per riproporsi quali possibili candidati del domani. Mi pare, perciò, prematuro definire un quadro chiaro della situazione. A parer mio sarebbe auspicabile ridurre la presenza in campo delle liste ad un numero congruo (2 o 3) in rapporto ad una popolazione di poco più di 6000 anime, consentendo una più ampia e forte aggregazione di idee e di uomini, senza con ciò mortificare la tanto invocata partecipazione democratica da tutti condivisa e scarsamente applicata.

2.       Che lettura fa della sua precedente esperienza politica?

Rispondere esaustivamente a questa domanda richiederebbe ampi spazi. Mi limiterò alla forma sintetica anche perché l’interesse del lettore potrebbe uscirne deviato e mortificato. Ho iniziato la mia attività politica all’età di 17 anni, quando frequentavo il 2° liceo classico a Francavilla. A 18 anni tenevo i primi comizi in piazza, quando i comizi erano la prima ed esclusiva forma di comunicazione, oggi soppiantati dalle televisioni e dai network. Giovanissimo sono entrato nel Comitato direttivo provinciale del P.S.I., quello di Sandro Pertini e Riccardo Lombardi. Più volte candidato ed eletto quale Consigliere Comunale a Villa Castelli, negli anni ’80 sono stato Assessore Comunale con delega al Personale. Ho continuato a svolgere politica attiva sino al 1985. Nel 1986, avendo superato il Concorso nazionale a Preside, ho lasciato la vita politica per dedicarmi totalmente a quella scolastica. Il bilancio di questa mia esperienza è stato positivo, probabilmente lo rifarei con alcune debite correzioni. In politica, come nella vita, non si finisce mai di apprendere. Ieri eravamo nella I Repubblica, oggi non saprei definirla. Ieri i Partiti erano il faro e punto di riferimento di ogni azione politica e ad essi di guardava con rispetto e pudore. Oggi ci si trova ad operare con i vari “Scilipoti” e “quaquaraqua” di turno. A mio parere la II Repubblica non c’è mai stata. Oggi c’è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi scandalosi privilegi, per il malcostume, diffuso a tutti i livelli, per i costi, l’arroganza, l’inefficienza, la corruzione, ecc. . Speriamo in tempi migliori.

3.       Crede che i partiti abbiano ormai perso la propria principale finalità di collegare l’azione politica alle esigenze dei cittadini?

La risposta a questa domanda è contenuta in gran parte nella precedente. La crisi dei partiti è evidente e sotto gli occhi di tutti. Una volta le sedi dei partiti a livello locale erano, tra l’altro, anche centri di aggregazione culturale. La sera ci si incontrava per discutere di problemi sociali, economici, ecc.., oggi sono diventati centri di potere personale o peggio “club” inaccessibili a idee ed azioni di rinnovamento che possono modificare o peggio annullare posizioni di tipo personalistico. E’ evidente che lo scollamento tra la base e i partiti, tra il popolo e le istituzioni sta assumendo dimensioni preoccupanti, senza distinzione tra Centro, Sinistra e Destra. L’antipolitica è ormai alle porte. Infatti mentre i rappresentanti istituzionali (Parlamento – Regioni – Province – una miriade di Enti, ecc.) rafforzano la loro posizione di privilegio in un momento di grave crisi, garantendosi vitalizi, spropositati aumenti di stipendio, pensioni da nababbi, al popolo, da loro cosiddetto “Sovrano”, si chiedono lacrime e sangue, mentre a malapena scende una lacrima sul viso della Fornero.

4.       Che giudizio si sente di esprimere sui 10 anni di Amm.ne Torroni?

Pur nella diversità delle posizioni ideologiche che possono contraddistinguerci, senza ombra di dubbio ritengo giusto ed onesto dover esprimere un giudizio  sufficientemente positivo sull’Amm.ne Torroni: per aver dato “nome e cognome” a questa realtà, resuscitata da un lungo letargo. Si deve riconoscere al Sindaco Torroni il merito di aver, con la sua operatività, portato a livelli di riguardo il territorio di S. Michele Salentino. Consentitemi, però, una breve, ma credo utile, osservazione: spesso è venuto a mancare attorno al Sindaco un lavoro “di squadra” per rendere più efficace ed efficiente l’azione amm.va e politica. Non farebbe male una maggiore umiltà con disponibilità all’ascolto.

5.       Se la sentirebbe di ritornare nell’agone politico, non escludendo una eventuale candidatura a Sindaco e, se si, a quali condizioni?

Nonostante l’età, al momento “pensionabile”, sento di possedere ancora le energie sufficienti per intraprendere un nuovo percorso nell’agone politico, anche in ruoli di secondo livello. Tuttavia, al momento ed in attesa di un quadro politico locale più chiaro, nonostante le sollecitazioni da parte di diversi cittadini “non impegnati e non inquadrati” a scendere in campo in prima persona, mi riservo di adottare in futuro possibili decisioni positive in merito. Mi piacerebbe lavorare con una squadra fondamentalmente nuova alla politica, svincolata dagli attuali partiti, ma con competenze e professionalità da spendere. E di elementi che possono coprire ruoli amm.vi  San Michele può disporne a volontà. Pertanto suggerirei alla Redazione di Midiesis di ampliare il numero dei possibili intervistati e di non limitarli ai soliti “noti”.

Auguri a tutti di ogni Bene

Francesco Nisi

 

4 Commenti a “Le risposte del Preside Francesco Nisi per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…””

  • [...] Le risposte del Preside Francesco Nisi per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…” [...]

  • midiesis:

    Ringraziamo il Preside Nisi per questa intervista epistolare e cogliamo il suo invito ad allargare le prossime interviste ai non soliti noti.

  • devina:

    Caro preside,
    nel ringraziala per le risposte, ne approfitto per dirle che sarebbe certamente interessante anche il resoconto della sua esperienza politica (nelle scorse amministrative) che l’hanno vista protagonista tra le file del gruppo guidato dall’ing. Barletta.
    ndtv

  • niro:

    caro preside,
    non si scomodi ad aggiungere altro, ottima eloquenza solita vecchia politica. (a scendere in campo in prima persona, mi riservo di adottare in futuro possibili decisioni )
    Mi aspettavo, considerato il vento nuovo … cadute le maschere!

    niro

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