Lo stato di salute della popolazione brindisina ed i programmi di sviluppo

Riceviamo dalla CGIL di San Michele Salentino e pubblichiamo:

La conoscenza dello stato di salute della popolazione brindisina è fondamentale premessa per ogni attività programmatoria, in campo urbanistico, economico e sociale.
Gli enti locali non possono prescindere nelle loro decisioni da studi e documenti che negli ultimi decenni hanno riportato dati relativi a parametri e ad indicatori di salute.

Dal lontano 1986, con la legge n. 349 dell’8 luglio, Brindisi con Carovigno, San Pietro Vernotico e Torchiarolo è inclusa in un elenco, più volte aggiornato, che identifica in Italia una serie di aree ad elevato rischio di crisi ambientale. Lo scopo della legge era di prevenire ulteriori degradi del territorio.

Il decreto legislativo 22/1997 ha incluso Brindisi tra i 57 Siti di Interesse Nazionale. Il criterio di inclusione di un sito tra quelli di interesse nazionale dipende dal rischio sanitario che le condizioni di quel sito rappresentano per le popolazioni.
Le informazioni disponibili sul notevole grado di inquinamento di vaste porzioni dell’area industriale, sia dei terreni che delle falde, e sulle innumerevoli sostanze tossiche e cancerogene immesse in aria dalle attività produttive, ancorché dichiarate nei limiti normativi, permettono di sospettare fondatamente che i dati sanitari di seguito riportati siano riferibili in larga parte ai fenomeni di inquinamento ed alle sostanze immesse nell’ambiente.
Si riportano di seguite le principali risultanze degli studi (leggi tutto l’articolo).

I Commenti sono chiusi

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

Facebook
Utenti in linea