IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 38^ parte


REFERENDUM

Nessuno ha mai chiesto
ai bambini alle donne
e ai vecchi
se volevano la guerra.

Tutti gli hanno sempre
chiesto d’essere ubbidienti
materne e pazienti.

Ma ora i bambini
le donne e i vecchi
sono stanchi di dare sempre
in cambio di niente.

Ora i bambini
le donne e i vecchi
insieme chiedono
ai Becchini del Mondo
che anche la più sofferta
delle dichiarazioni di guerra
sia sottoposta all’approvazione
di vecchi donne e bambini.

Volete voi che la
guerra divampi laceri
distrugga e insanguini?
Non sarà muta la lingua
al pensiero d’Apocalisse.

NON VIOLENZA

Biagio Marin, uno dei più grandi poeti dialettali del Novecento, mi scriveva: Tu guardi  il mondo con gli occhi di un bambino, la violenza è consustanziale all’uomo.

E io, in versi, rispondevo:

Caro” Biaseto”,
tu dici che è sogno
sperare nelle masse.

Ma se è vero che i tedeschi
seguirono Hitler,
è anche vero che gli indiani
seguirono Gandhi.

Dalla Raccolta di versi inedita “Zibaldone Salentino”1980-2020 di Vincenzo Palmisano.

DIGITALE-DITALE

Due parole. La prima, regina del linguaggio tecnologico moderno, è usatissima e tutti sanno cosa significa.

La seconda, ormai desueta e sconosciuta soprattutto ai giovanissimi ”nativi digitali”, indica un piccolo cappuccio con il quale chi cuce si protegge il dito che spinge l’ago nella stoffa.

Mentre scrivo, il potere evocativo della seconda parola mi riporta nel paese della mia infanzia, e rivedo scene di vita scolpite  nella memoria.

Era quello il tempo dell’”età favolosa”, e a me piaceva moltissimo entrare nelle botteghe degli artigiani e fermarmi a guardarli mentre lavoravano.

Allora, tutto quello che oggi fanno le macchine o addirittura i robot, si faceva a mano.

Oggi la distanza siderale, che ci separa da quel mondo perduto, non ci consente più di vedere da vicino i ragazzi aspiranti sarti che, seduti nelle botteghe artigiane, imparavano l’ABC della imbastitura, del taglio e della cucitura per poi diventare maestri provetti.

O ascoltare il conversare delle donne sedute fuori sul marciapiedi con le vicine di casa che, agucchiando, rattoppavano pantaloni stremati dall’uso.

Fotografie d’epoca ingiallite nell’album dei ricordi.

Vincenzo Palmisano

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