IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 36^ parte

I FERRI DEL MESTIERE

La storica pasticceria  Palmisano di San Vito dei Normanni ha chiuso i battenti alcuni anni fa, ma il suo titolare, Fernando, è ancora in campo con il suo instancabile dinamismo.

Figlio d’arte, dalle mani d’oro, curioso ed estroso, vive i suoi 83 anni dedicandosi totalmente alla moglie e ai figli  e coltivando i suoi hobbies.

Il mese scorso, spinto dalla consapevolezza che anche la bellezza e la sostanza dell’arte dolciaria fanno parte della cultura, ha donato alla biblioteca comunale di San Vito una collezione di 130 volumi di pasticceria e di enogastronomia di autori italiani e stranieri.

In attesa che siano catalogati e resi fruibili dal pubblico,  per evidenziarne la singolarità e la diversità rispetto alle classiche donazioni, cito alcuni titoli:

L’arte dello zucchero

L’arte della biscotteria

Tagliare e intagliare la frutta

Lavori in cioccolato

Tecnologia della panetteria

L’arte dolciaria…

Questi libri per Fernando sono stati i ferri del mestiere e al lettore offrono la possibilità di fare un gustosissimo viaggio nel paradisiaco mondo dei peccati di gola perdonabili.

LIBRI E LETTORI

“Siamo un Paese in cui si legge poco. La percentuale di lettori fortissimi ( più di 12 libri l’anno ) è pari solo ai Paesi scandinavi. Ma il 45 per cento degli italiani dichiara di leggerne uno solo”

Così ha risposto Giorgio Gizzi, famoso libraio e grande esperto di Editoria di Rovereto, alla giornalista Chiara Gatti che lo intervistava  per il “Venerdì” di Repubblica.

Una affermazione, la sua, che si ripete ossessivamente come un mantra.

Ma chi è il lettore fortissimo?.

Tante sono le definizioni: vorace, onnivoro, accanito, mai sazio…

L’ultima l’ha coniata Achille Bonito Oliva sul Venerdì di Repubblica nella sua rubrica “Aborismi”, e recita: leggendario chi legge.

Una definizione bellissima, superlativa, se si pensa che uno dei sinonimi di leggendario è meraviglioso.

Allora, ripeto, chi è il lettore fortissimo?.

Secondo me, è colui che, spinto da un desiderio improvviso, da una urgenza interiore, riapre un libro già letto e rilegge le pagine, i capitoli, i brani che alla prima lettura lo colpirono, lo folgorarono e non li ha più dimenticati.

I libri sono creature che parlano, e la loro voce, anche a distanza di tanti anni, riecheggia dentro di noi.

E’ così per tutte le arti.

Rivedi “Nuovo cinema Paradiso”, riascolti “La Passione secondo Matteo” di Bach, ammiri per l’ennesima volta un quadro di Caravaggio e ti emozioni come la prima volta.

Vincenzo Palmisano

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2 Commenti a “IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 36^ parte”

  • Orazio:

    FERNANDO, CREDO CHE TU ABBIA SOFFERTO NEL SEPARARTI DAI TUOI AMATI LIBRI MA SONO ANCHE CERTO CHE IL TUO PIACERE NEL METTERLI A DISPOSIZIONE DI TUTTI ABBIA SUPERATO ED ANCHE DI TANTO LA SOFFERENZA. OLTRE ALLE MANI, ANCHE UN CUORE D’ORO.
    UN AFFETTUOSO ABBRACCIO E TANTI AUGURONI A TE ED AI TUOI CARI PER LE FESTIVITÀ
    ORAZIO AZZARITO

  • edmondo:

    Peccato! Spero solo che Fernando non abbia ricevuto un rifiuto da San Michele!

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