A volte ritornano, col cellulare (di Rocco D’Urso)

Ho partecipato all’ultimo Consiglio Comunale del 30 settembre e tutto è sembrato uguale, almeno per quanto riguarda i toni (alti) e contenuti (bassi). Niente di nuovo sulla grande aia di Masseria(nova). Però continuo a chiedermi se è poi tanto difficile rispondere alle interpellanze, domande, richieste di chiarimenti, semplicemente con delle risposte che l’arte della politica è in grado di elaborare con garbatezza anche se cariche di retorica. No. Vi è una difficoltà inspiegabile per cui alla domanda si risponde con una accusa. Faccio fatica a capire questi meccanismi.

Ma, pensandoci bene, una novità vi è stata questa volta. Mi è parso di ri-vedere la presenza di una componente politica. Un ritorno dopo mesi di “assenza” dai banchi del Consigli e dalla politica tra i cittadini. Bisogna dire, per correttezza, che questa forza politica vive gli stessi “tormenti” a livello nazionale tanto è vero che nella manifestazione NO B-DAY 2 di ieri a Roma, sventolavano cartelli con la foto del segretario nazionale e la scritta “fate piano, potrebbe svegliarsi“.  Ma almeno i politici nostrani sono ri-tornati con una certa “presenza” e probabilmente con una nuova strategia. Tanto è vero che il Sindaco se n’è accorto dell’”amorevolezza” (be, ha tetto “amorevoli” nel contesto del suo discorso) con cui si rivolgevano alla maggioranza e che, tale nuovo atteggiamento, cozza tremendamente con la vecchia strategia, poi scomparsa insieme ai nostri protagonisti, della denuncia e degli esposti.

Cosa sia successo ai nostri amici in quest’anno di “assenza” non sappiamo. E’ stato un periodo di riflessione? E’ stato un periodo privo di motivazioni per cui non valeva la pena impegnarsi e spendersi sulle problematiche della nostra comunità? E’ stato un periodo in cui le esigenze professionali e lavorative hanno richiesto minore presenza in politica?

Ma gli elettori hanno bisogno di essere informati, hanno bisogno del contatto, anche critico, con il politico per intraprendere iniziative, per elaborare progetti, PER ESSERE ASCOLTATI. E forse per questo il loro cellulare, in Consiglio Comunale, suonava a ripetizione?

A volte ritornano, col cellulare.

Rocco D’Urso

3 Commenti a “A volte ritornano, col cellulare (di Rocco D’Urso)”

  • devina:

    Se veramente la “strategia” (il virgolettato è d’obbligo) delle denunce (da entrambe gli scheramenti) è scomparsa, o si avvia a scomparire, non può che essere un bene.
    Devo dire che anch’io, pur assistendo solo all’ultima parte del consiglio, ho registrato un’opposizione, o più correttamente una parte dell’opposizione, come dire, “ben disposta” nei confronti della maggioranza.
    Ciò non può che essere un bene se l’atteggiamento è dettato dal portare responsabilmente i toni su un terreno di civile confronto in cui tutti quanti, maggioranza ed opposizione, si rendono conto che alla fin fine ciò che conta è il bene della comunità.
    Ovviamente il discorso cambia se dietro questa nuova “politica” c’è un calcolo, una manfrina, che, in prospettiva di uno scopo preciso, suggeriscono un approccio più soft e mite, in pieno e oggettivo contrasto con quanto visto negli anni precedenti.
    Io che da sempre penso che la politica (a tutti i livelli) offra la parte più “malata” della società o, quanto meno, quella meno in salute, aspetto con curiosità le prossime elezioni amministrative; perchè se il gioco di passare da una sponda all’altra o quello delle alleanze improbabili sono sempre stati praticati con leggerezza, prevedo che questa volta, per quello che è/sarà il quadro politico, assisteremo a veri e propri contorsionismi, morali e amorali.

  • edmondo:

    RITORNI
    Sono proprio contento d’aver rivisto in aula amici di cui non an-notavo la presenza in Consiglio Comunale da parecchio tempo. Certo non tutti sono pensionati e tanti hanno “tanto” da fare; ma il trovare tempo da dedicare alla vita pubblica-amministrativa del nostro Comune è un forte segno di responsabile partecipazione.

    Meraviglia, invece, la continuata assenza di tanta gente che trova motivazioni per candidarsi in una qualsiasi lista elettorale per poi, eletto o non eletto, tornare nel silenzio, nell’apatia, ai propri personali interessi ed affari.

    Meraviglia notare comportamenti che, sicuramente avranno delle giustificazioni, ma mal si conciliano con il ruolo di consigliere comunale.

    E, qui, mi riferisco ai “telefonini di Rocco”, all’attestazione dell’avvenuta partecipazione ai lavori del Consiglio richiesta e ritirata appena dopo l’appello dei presenti, alle assenze per “fumo”, alle prolungate e chiassose soste sulla porta dell’aula, ,agli eterni” silenzi” ,al continuo “martirizzamento” del Regolamento del Funzionamento del Consiglio.

    Comportamenti che spesso non sono condivisi dallo sparuto pubblico in aula che non ha alcun mezzo per dimostrare il suo dissenso per il degrado che in alcuni momenti sembra travolgere il ruolo istituzione del Consiglio Comunale. Allora anche il pubblico può, sbagliando, contribuire a questa “dissacrazione”. Di questo ho preso personalmente atto e di questo ho chiesto scusa al Sindaco Torroni e, con questo articolo, al Presidente ed al Consiglio tutto.

    Ma il problema di una nuova politica, di un nuovo modo di relazionarsi, di nuove presenze, resta tutto intero.

    Piccoli ravvedimenti e cambi di strategia ( mi riferisco alle annotazioni di Nando De Vitis) non portano grandi benefici alla nostra collettività, mentre mi convinco sempre di più che determinante è la preparazione, la conoscenza dei problemi, la presenza sul territorio, l’educazione ed il rispetto del prossimo.

    Spero che la nuova classe dirigente del paese si stia incamminando per questa strada, ma, mi rendo conto d’essermi fatto prendere la mano da un falso ottimismo…

    sanmichelesalentino04ottobre2010edmondobellanova

  • zanzara 76:

    IL SINDACO DOVREBBE FARE UNA POLITICA CORRETTA SENZA DIRE PAROLACCE LA GENTE PENSEREBBE CHE UN CONSIGLIO COMUNALE A FARE GUERRA

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