LoveOfMyLife, la pacchia è finita! (di Desdemona)
la lancetta dei minuti e la lancetta delle ore ti guardano, ti puntano, ti sorridono e ti sputano sulla faccia:
oh Love Of My Life, fatti processare come un cittadino normale, dai! La pacchia è finita..
Quali che siano i risultati definitivi, è evidente che quell’accozzaglia di corrotti, fascisti, rottami della peggiore prima Repubblica, mafiosetti, prostitute, maitresse e squallori umani assortiti chiamata PDL, è scomparsa.
Se è scomparsa, non può più governare.
Dunque, se il centrosinistra avesse dirigenti con le palle, se avesse la testa e il cuore, oggi dovrebbe riunirsi, decidere di staccare la spina al governo Monti e andare immediatamente alle elezioni.
L’Italia chiede RINNOVAMENTO e vira a SINISTRA.
Dunque, caro Bersani, l’unica via di sopravvivenza (per te e per il paese tutto) è lasciar friggere Casini e le sue alchimie da vecchia DC anni 70, ricordando magari che se Cuffaro, favoreggiatore della mafia, ha governato la Sicilia, è proprio per colpa di Casini, e che i cittadini italiani di questi giochetti non ne possono più.
Non tutti certo, ma quelli che contano si, e quelli che contano sono quelli con il cuore e soprattutto con il cervello. Gli altri..gli altri..
Andare al voto, questo serve, ma presentando liste in cui almeno il 50% dei candidati non provengano da burocrazie interne ai partiti, ma dalla società civile, che di quelle burocrazie è spesso assai migliore.
E’ inevitabile, stando ai risultati, dialogare seriamente col movimento 5 stelle (non solo con grillo) su temi quali politiche ambientali, snellimento della burocrazia, trasporti pubblici, e leggi semplici che impediscano la corruzione.
E’ ora che i cittadini “per bene” si riapproprino della cosa pubblica, ed è ora (anche se lo è ormai da anni) che finisca questa intollerabile corruttela, lecita o illecita, di cui la politica dei partiti si è gonfiata fino ad esplodere come una rana presuntuosa.
Col voto di ieri, l’Italia sta URLANDO che vuole cambiare pagina.
Ve ne siete accorti, o no?
Centinaia di addetti stampa, e consulenti, e figure mezze e decime che stanno dentro a TUTTI i partiti -oggi- sono PAGATE DA TUTTI NOI, sono denari PUBBLICI che non vanno alle scuole, alle università, alla cultura, ma vanno nelle tasche dei mille portatori d’acqua dei partiti.
Lo capiamo che un movimento autofinanziato è una RIVOLUZIONE incredibilmente potente? Lo capiamo che da questa rivoluzione, si potrebbe prendere il meglio (le migliori persone e le migliori idee) dai vecchi partiti, e sbarazzarci del peggio? Lo capiamo che il Movimento 5 Stelle (non solo GRILLO, ma il MOVIMENTO) ha preso PIU’ VOTI DEL PDL di Berlusconi, La Russa e compagnia? Lo capiamo che il governo Monti deve CADERE OGGI, e il PDL essere SPAZZATO VIA prima che faccia altri danni? Il voto lo DELEGITTIMA dal governare l’Italia, avrà sì e no il 12%…
E se il candidato del Movimento 5 Stelle è arrivato a Parma al ballottaggio, dopo una campagna fatta senza denari pubblici, senza seimila addetti stampa pagati da denari pubblici, senza auto blu, senza spocchia, senza cariatidi del potere che allo stesso potere sono incistate come patelle, senza amenità alla Zanzara di Cruciani o ai seimila programmi TV proni ad ospitare le parole vuote che le stesse facce ci dicono da decine d’anni…dico, ma se è successo c’è ancora in giro qualche idiota che parla di “anti politica”?
E non vivo in un’ esaltazione pro-grillina/società civile.
Qualcuno mi ha detto che dagli anni ’90 in poi di movimenti non partitici ne abbiamo conosciuti parecchi e di diversa natura: i verdi, la rete, la lega, lo stesso IDV, seppur in forme diverse. Cosa sono diventati poi? Partiti. Oppure sono rifluiti all’interno di altri partiti (Fava diventò segretario dei DS). E la stessa persona mi ha chiesto: ora i grillini come canalizzeranno le loro proposte all’interno di una dialettica democratica istituzionale? L’Italia è il paese dei fulminei entusiasmi e dell’oblio istantaneo della storia, anche quella più recente.
Io rispondo: la Rete era capitanata da Leoluca Orlando (uomo, seppur anomalo, proveniente dalla DC); la Lega è nata sfruttando il razzismo fortissimo verso i meridionali (e poi anche verso gli stranieri) da sempre presente al nord: nasce come partito apertamente razzista; l’IDV nasce da subito come partito (per un periodo ci salì sopra pure Occhetto), e i Verdi sono storicamente un partito (in Germania sfiorano il 15%) in tutta Europa. Ciò che apprezzo, del Movimento 5 Stelle è che NON nasce con le dinamiche tipiche dei partiti ITALIANI. Perché parliamoci chiaro, non è che a me la forma partito mi fa schifo, tutt’altro. Credo però che i partiti italiani (tutti, è amarissimo dirlo) sono malati di una cancrena forse irreversibile, perché da organizzazioni politiche sono diventati COMITATI d’AFFARI o semplicemente UFFICI DI COLLOCAMENTO, e perché hanno una soglia di tolleranza riguardo la corruzione e il clientelismo che è INIMMAGINABILE in NESSUN PAESE OCCIDENTALE!
Bisogna ammettere quanto sia diversa la vita lavorativa di quelli nati fra il 70 e l’ 85 che si sono mossi da soli nel mondo del lavoro, rispetto a quelli che vi sono entrati -e cresciuti- grazie alla vicinanza con un partito politico o un sindacato confederale. Se vogliamo prenderci per i fondelli facciamolo, ma credo nessuno di noi ami farlo. A me non scandalizza solo Cuffaro, né il tangentista (di qualunque partito sia), a me TERRORIZZA la mole di denaro LEGALE che ruota intorno ai partiti italiani, e il POTERE DISCREZIONALE che hanno avuto finora nello scegliere chi doveva vivere nella semi-miseria, chi nella serenità, chi nell’agiatezza spinta.
Forse è demagogia ricordare che la pensione di Giuliano Amato è più alta dello stipendio di Obama??? (ma è vero, è vero, dio buonissimo!)
Certamente invece NON E’ DEMAGOGIA osservare l’infinito giro di poltrone, appalti, denari, uffici stampa sovradimensionati, consulenti di ogni risma, amici e parenti assunti nelle municipalizzate… (e potrei andare avanti all’infinito) che hanno reso i partiti vere e proprie AZIENDE, e SEMPRE PIU’ DISTANTI dalla vita REALE dei cittadini italiani, specie i più onesti, specie quelli che lavorano, studiano, guadagnano cifre che oggi non bastano più nemmeno a pagare un affitto.
Solo pochi anni fa un professore di scuola era benestante, oggi è ai limiti della povertà, ed il suo stipendio non basta a pagarsi 80 mq a Roma.
In questi ultimi VENTI ANNI, c’è stato UN SOLO PARTITO o un singolo POLITICO di sinistra a METTERE AL CENTRO DEL DIBATITTO come l’abolizione dell’equo canone abbia significato di fatto FINE DEL DIRITTO ALLA CASA? C’è stato uno solo che ne ha proposto con forza il reintegro? Quando si discuteva se abolirlo, si diceva: “col mercato i prezzi si abbasseranno”.
In venti anni sono cresciuti invece (in alcune città) di oltre il 2500%.
Non se ne è accorto nessuno?
E dell’ambiente (urbano ed extra-urbano) DISTRUTTO da politiche fallimentari, avallate spesso anche dalla sinistra in nome del PIL, della crescita, del liberismo, chi se ne è accorto? Chi ne ha parlato? E dei prezzi delle RCAuto (altro aumento di oltre il 2000% dopo la liberalizzazione), ce ne siamo accorti?
In questo “progresso” che toglieva diritti e risorse ai cittadini, il sistema dei partiti si è PASCIUTO, e non mi stupisce che molti di questi signori non conoscano il prezzo del pane o di un litro di benzina, visto che non pagano né l’uno né l’altra, e se anche pagassero l’RCAuto duemila euro, sarebbero una briciola per chi ne prende 20mila al mese da venti anni. Sono distanti dalla realtà difficile di milioni di italiani non solo proletari, ma anche di quelli appartenenti un tempo alla classe media, istruiti, frustrati nella restrizione delle proprie libertà.
Non sanno cosa significhi crescere due figli, in queste condizioni.
PERÒ SANNO BENISSIMO -INVECE- SE C’È UN FINANZIAMENTO DA 300MILA EURO O UN APPALTINO SENZA GARA DA 600MILA, DA DARE ALL’AZIENDINA DEL FRATELLO DELLA LORO SEGRETARIA, O DEL MARITO DELLA FIGLIA, O DELL’AUTISTA DELLA MOGLIE. E LO FANNO, ED È LEGALE!
L’ ENORME VITTORIA di quel corrotto fascistone mafiosone puttaniere di Berlusconi, per me, non è stata quella del 2001 o del 2008, ma è stata l’aver cambiato con incredibile facilità (e profondità) la SINISTRA ITALIANA. Questo sistema autoreferenziale, ha reso ricco oltre ogni immaginazione chi ne ha fatto parte da protagonista. E questo si vede, perché nessuno di loro, dalla Finocchiaro a Veltroni, vuole nemmeno immaginare di smollare la poltrona piena di privilegi nella quale si sta così comodi.
E’ questo è evidente già in un piccolo centro come San Michele dove di accozzaglie politiche ce ne sono fin troppe, politici che non sono politici, alleanze che sfiorano il ridicolo e perchè? PER LA POLTRONA!
E il voto di ieri significa: ci avete tradito, non vi crediamo più. E non è motivato dagli urli di Grillo, ma dalla PEGGIORE CLASSE DIRIGENTE DEL DOPO-GUERRA!
Quel che voglio dire, infine, è che c’è un confine molto netto fra la demagogia vuota (“La Lega ce l’ha duro”, che non vuol dire NULLA!) e le proposte politiche VERE, sebbene urlate fastidiosamente da un personaggio sui generis come Beppe Grillo.
Ma ridurre il Movimento a Grillo, però, è sbagliato. Quel Movimento nasce CONTRO QUESTO SISTEMA IN CANCRENA, e quel movimento ha fatto (in tema di ambiente, di connettività, di TRASPARENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, etc.) proposte POLITICHE DEGNISSIME!
Poi potrebbe trasformarsi in partito, certo, ed ereditarne i difetti, per carità. Ma non è la Lega, e non è nemmeno la Rete. E non è un argomento dire:
“diventeranno come gli altri, quindi voto ancora gli altri”
questa è una mossa dialettica che Aristotele disapproverebbe con un sorriso.
Sia chiaro che io non ho mai votato per il 5 Stelle, questa volta non ho potuto nemmeno votare, e non so se voterò il Movimento in futuro.
Ma credo che la sinistra debba comprendere la ragion d’essere di quel movimento, e dialogarci. Sono certa che oggi sarebbe da MIOPI, o da CIECHI, non guardare le RAGIONI DI CHI LI VOTA, e limitarsi a dire “Grillo è un fascista” (oppure: è come Bossi, è un demagogo, è un mafioso… e chi più ne ha più ne metta). Sarebbe un ulteriore affossamento della politica, TUTTA. E non farebbe bene all’Italia, e dunque al nostro futuro.
(cit.DG)
Sara e Desdemona (che nella gioia di vedere la saliva sul volto di B. sono sempre in accordo)
Qui il centro sinistra non ha il coraggio di buttare fuori dal partito affaristi e traffichini che gli portano 300 voti. Con questi termini non ci può essere cambiamento.
quindi siamo morti qui?
siamo morti così?
Amen!
Se quell’Amen è riferito solo a San Michele, lo capisco.
O meglio, posso comprendere che tipo di delusione possa generare un Amen così catastrofico, e tristemente rassegnato.
Io non ho votato, non ho potuto perchè devo lavorare, ma guardando i lineamenti politici di San Michele forse un pò me ne sarei vergognata, e magari per una volta avrei pensato di dare ragione a chi pensa che l’astensione sia l’unica strada possibile e non avrei votato.
Ma il voto è una responsabilità, è la nostra voce che è sempre meglio del silenzio.
E anche della rassegnazione.
Se i partiti vogliono veramente recuperare il rapporto con i cittadini, DEVONO staccarsi dagli affari e dalle lobby di potere.
Via gli affaristi e traffichini e poi potremo parlare di politica, speranza e sogni.
Io sono d’accordo.
DEVONO. E lo faranno.
Prima o poi..
ma senza il nostro aiuto quel poi mi spaventa maggiormente.
Il Movimento 5 Stelle (e non è parlare sempre del Movimento, ma non ho altri parametri) ha rappresentanti regionali – CERTIFICATI – che tengono per se 3mila euro al mese, e cedono quindi più del 75% del loro compenso. Già questo è un cambiamento. Vi chiedo se conoscete qualcuno (avvocato, manager, imprenditore, regista, etc.) che guadagni 12, o 15, o 20mila euro al mese. Perché deve guadagnarli da venti anni consecutivi Livia Turco? O perché deve incassarli un tinto consigliere regionale del Molise, faccio per dire? E perché deve prenderne settemila al mese la “portavoce” dell’assessore al comune di Messina, che ha già un ufficio stampa assai corposo? Su questo andazzo, se non si mette un freno, non si va da nessuna parte. E io credo che la “vittoria” del Movimento sia un monito importante, per partiti che sanno essere responsabili.
Le lancette del mio orologio sono entrambe ferme. Segnano un’ora passata, presente e futura!
A smuoverle non sono certo riusciti i risultati delle ultime elezioni amministrative e, non senza indivia, leggo lo sfogo politico di Sara e Desdemona, una volta tanto d’accordo tra loro!
Sara dice: “è scomparsa l’accozzaglia di corrotti, fascisti, rottami della prima repubblica, mafiosetti,
prostitute, maitresse e squallidi uomini”!
Sara spera nel centro sinistra e negli attributi di Bersani!
Sara invita tutti a capire i motivi che spingono tanta gente e votare diversamente e a non votare!
Sara spera in un domani diverso, in un mondo in movimento verso il riconoscimento del diritto, della libertà, dell’onestà, dell’umanità!
Io, con qualche anno in più, ho già visto quella gente passare dalla divisa nera alla bianca tunica del parlamentare; ho visto prostitute e maitresse diventare pie donne e magari gran dame; uomini squallidi e corrotti e mafiosi divenire cantori della democrazia, difensori dello stato di diritto.
Io ho assistito alle più sfrenate ed impensabili metamorfosi e, quindi, non riesco a vedere tutto questo possibile cambiamento. Loro staranno sempre a galla, cavalcheranno qualsiasi situazione, dipingeranno il volto con un qualsiasi colore, comanderanno sempre!
Allora tutto è perduto per sempre? Gli orologi resteranno fermi ? Ripartiranno nel loro preciso movimento le lancette a scandire una nuova vita? Rocco dice: “Amen!”
Io credo ancora nell’uomo, nella sua capacità di: capire, criticare, giudicare, scegliere, ma non spero che il mondo cambi con un voto!
Sanmichelesalentino8maggio2012edmondobellanova
TRAFFICHINI ED AFFARISTI ??? Caro Rocco, non ti sembra di averla fatta un po fuori dal vasino ??? Spero tu abbia fatti che comprovino senza smentita le parole con le quali hai diffamato l’UNICO candidato della sinistra con 300 voti all’attivo…
In italia, chiunque apre un blog, rischia di avere la sindrome di Grillo??? bisogna anche esserne all’altezza però…
Si auspica di leggere su queste pagine le scuse per quanto detto o le prove che ti diano il “diritto” di diffamare qualcuno.
Per tornare però alla questione della politica, io personalmente ne ho le scatole piene di chi si lamenta, critica ed auspica distruzione e/o cambiamenti e/o rivoluzioni, senza far niente di suo.
Chi è di sinistra e ci si sente in modo convinto, si iscriva al partito, esprima le sue ragioni e faccia cacciare chi porta 300 voti. Non compenserà i 300 voti, ma almeno avrà contribuito davvero ad una sinistra più aderente alle proprie aspettative.
rettifico al commento: gli unici due candidati della sinistra.
“Sara dice: “è scomparsa l’accozzaglia di corrotti, fascisti, rottami della prima repubblica, mafiosetti,
prostitute, maitresse e squallidi uomini”!”
Sara è FELICE che loveofmylife sia fottuto, e se questo sarà solo temporaneo vorrà dire che mi godrò fino in fondo questo meraviglioso momento.
“Sara spera nel centro sinistra e negli attributi di Bersani!”
Sara spera soltanto che ci sia ancora del buonsenso.
“Sara invita tutti a capire i motivi che spingono tanta gente e votare diversamente e a non votare!”
Sara spinge a votare e si vergogna anche un pò per non essere riuscita a trovare il modo per scendere a San Michele tra domenica e lunedi.
“Ho già visto quella gente passare dalla divisa nera alla bianca tunica del parlamentare; ho visto prostitute e maitresse diventare pie donne e magari gran dame; uomini squallidi e corrotti e mafiosi divenire cantori della democrazia, difensori dello stato di diritto.”
Io ho visto i fascisti diventare comunisti, ed è successo anche a San Michele; l’unica maitresse che ho visto diventare una donna pia è Claudia Koll che si inginocchiava ai piedi di Tinto Brass e ora ai piedi di Cristo; ho visto che sono gli uomini a creare gli eroi e a divinizzarli.
Un fascista è un fascista, un comunista è un comunista. Una prostituta è una prostituta e un mafioso è un mafioso.
Punto e basta.
“ma non spero che il mondo cambi con un voto!”
Nemmeno io.
Ma da qualche parte si deve pur cominciare.
Desdemona
Amen…… a tutte le persone che hanno permesso ancora una volta a certa gente di continuare a governare questo paese…
Cara Giovanna questa è la democrazia…se non ti stà bene che la maggioranza degli elettori abbia deciso così puoi sempre cambiare paese!!!
Per Francesco: non c’è niente da smentire nè da confermare.
Non c’è citato nessun personaggio politico.
C’è invece un riferimento ad una situazione ad un’area politica che possono calzare in più situazioni, anche passate, tant’è che quel numero 300 è simbolico.
Ti posso assicurare, invece, che da molti anni seguo la politica sammichelana e gli aggettivi usati, sempre nel commento, si riferiscono ad ammissioni non carpite, ma rese pubblicamente da alcuni soggetti politici.
Quindi Vuoi dire che 300 è da leggere come “UnNumeroQualsiasi” ??? Allora almeno in questa circostanza è un numero infelice visto che sembrava mirato all’unico di sinistra che ha preso quella quantità di voti.
E quindi anche gli aggettivi erano riferiti a più soggetti e non ad uno e tantomeno a quello dei 300 voti?
Bene…mi fa piacere, ma non cambia il mio commento comunque….
L’ultima parte del tuo commento invece non l’ho capito.
Ritorno nel silenzio.
Buona discussione spero all’insegna della correttezza tanto invocata ed apprezzata da tutti….
Ci sono personaggi politici (che portano un congruo numero di voti) “trasversali”; nel senso che nel corso degli anni hanno attraversato varie fasi, accasandosi in varie formazioni con alleanze di diversa provenienza.
Il commento di Rocco va benissimo per ognuno di essi, nessuno escluso.
Per Francesco Pezza: non vedo cosa ci sia di scandaloso nelle parole di Rocco. Non c’è bisogno di portare fatti o prove per quell’affermazione, per il solo motivo che la storia politica locale da sola spiega tutto. Di politicanti affaristi e traffichini che PORTANO CENTINAIA DI VOTI ne abbiamo purtroppo molti a San Michele, sia a destra che a centro che a sinistra. Parliamo naturalmente di gente che si muove in un giro vorticoso di alleanze (nell’arco dell’intera vita politica) con l’unico scopo di trarne un vantaggio personale. Di certo nessuno può venirmi a dire che questi personaggi non ci sono a San Michele, e di certo se qualcuno se la prende a male per questo mio commento, vuol dire che la sua coscienza non è così tanto pulita.
Ciao a tutti.
Io invece dico che il problema è solo questo
http://carolemico.myblog.it/archive/2012/02/05/cambiare-politici.html
Comunque anch’io, come Francesco, ritorno alla questione politica sollevata da Sara con un articolo (che approvo nella sostanza) di MASSIMO DEL PAPA (col quale condivido la pratica del non voto come atto politico consapevole e il ritenere Grillo un comico che farebbe bene a rimanere tale) dal suo Blog BABYSNAKES.
SE NE ACCORGERANNO…
La democrazia non è un abbaglio, non è licenza di giocare alla lotteria senza pagarne le conseguenze. C’è chi la scambia con la facoltà, il dovere addirittura, di votare di tutto di più in modo compulsivo. Più voti, più referendum, più partecipazione (quale che sia) uguale più democrazia. Invece è l’opposto, il voto è una conquista troppo degna per inflazionarla così, il votatore compulsivo, il partecipazionista scatenato, fa più male che bene alla democrazia. Non manca chi nella propria vita svolazza come una farfalla alla ricerca di “un qualcosa” che non conosce, che sta solo nelle sue aspirazioni confuse quando non ambigue. È partito da un estremo e via via è approdato all’altro, ma con licenza di ritorno. Ha sposato il marxismo-bignami dell’immaturità liceale per poi sbarcare ad un ragionato craxismo pragmatico, per poi sbracare nel forzitalismo festaiolo e di lì al grillismo tagliagole, questa mistura di templarismo digitale con un po’ di dadaismo, surrealismo e vaghi sentori di Pol Pot. La cantante Mina, che è di quelle convinte di saper tutto perché sa fare bene qualcosa, ha scritto una letterina demenziale, pura idiozia distillata, dove non contempla gli intendimenti del Grillo ma lo celebra perché dall’altra parte fanno tutti schifo e si balla il bunga bunga.
E che diavolo c’entra? Se per reagire ad una degenerazione spreco un voto in funzione goliardica, polemica o come salto nel buio, chi mi garantisce che non peggiorerò addirittura la situazione? Questo è il voto irresponsabile, che non si cura delle conseguenze: anche nel 1933 la gente in Germania era stufa della socialdemocrazia, del conseguente assetto di potere, dei danni della prima Guerra che non si riuscivano a superare, c’erano 6 milioni di disoccupati e hanno consegnato il potere a quello che sbraitava di più, uno squilibrato che aveva messo la propria abiezione nero su bianco, senza che nessuno la leggesse. L’abominio che ne è conseguito ancora ci perseguita. Senza voler fare grilleschi paragoni tra Hitler e Grillo, basti fermare che la logica è importante, e senza logica, senza testa, anche senza quel minimo di cultura di base, si finiscono a scrivere le letterine di Mina. O a sposare i proclami di Finardi, convinto che Chernobyl ha fatto venire la tiroide a lui e sua figlia, senza mai aver letto un solo rapporto scientifico sulle reali conseguenze di Chernobyl. O sull’impostazione platonico-energetica di Renato Zero: “Voto sì al referendum perché votare è un dovere [e dài!] e io voglio l’acqua gratis per tutti e anche lo champagne francese”. Come fai a scontrarti con simili fughe dalla logica, poco innocenti evasioni dalla razionalità, scappatoie dialettiche che neppure la licenza poetica può soccorrere?
Poi, al fondo di tutto, c’è la weltanschauung di Celentano, sulla quale stendiamo pietosi veli. Il trionfatore di Sanremo tira anche lui la volata a Grillo il quale da parte sua ha spiegato, si fa per dire: “Noi non dobbiamo fare un cazzo, fanno tutto gli altri!”.
Infatti “gli altri” vengono puniti, giustamente, come in Grecia (e pure in Italia) dove però si privilegiano le ali estreme e, speriamo almeno, senza sbocco: neostalinisti, neonazisti (che entrano in Parlamento: sai che progresso). Così, irrazionalmente, pur che si voti. I “provare per credere” della democrazia passano con disinvoltura a una fascinazione all’altra, se l’ultima ha deluso la prossima andrà meglio. Vanno a votare come si va al luna-park, tanto per divertirsi o spaventarsi un po’. Mi piacerebbe trovare ancora qualcuno convinto di cosa vota anziché farlo con rabbia, disperazione o un vago senso di mancanza di pudore, da domenica al mare con la frittata di cipolle: ma sì, culo per aria e vai col tango. Invece sono proprio questi che fanno la differenza. Voti a perdere, voti contro, sì, ma anzitutto contro se stessi, nell’infantile pretesa di trovare una soluzione, una qualsiasi anche se non esiste, come un bambino che non vuole uscire dal negozio senza un giocattolo nuovo. Ma quello che davvero i pariti temono (e infatti, toh: di colpo calano la benzina) non è il voto scemo ad uno scemo che poi riassorbono tranquillamente: è il non-voto, è il crollo dell’affluenza. Quella è la botta micidiale per cui non c’è rimedio, e che li spedisce tutti a casa. Non il voticchiare, per rigurgiti clientelari o per allegria (sconcia), una pletora di ex democristiani a vario titolo e colore, da Vendola a Tosi, da Orlando a Grillo. Per non parlare degli eterni clientes che in Abruzzo hanno eletto Moccia nel paese della moglie. Altro strampalato precedente che spalanca radiosi obiettivi: domani perché non Pupo, Belen o lo stesso Corona? Tanto poi li “cambiamo”.
Esiste, resiste questo conformismo per cui siamo contro tutto e tutti, siamo di mente libera noi, ma se “ti dicono” di andare a votare ci vai, anche in modo fantasioso o indecente, altrimenti fai schifo e ti devi vergognare. Col risultato dell’euforia demente che altrove deve far preoccupare un po’: in Italia il terzo partito è Grillo, un cabarettista che chiama un oncologo “Cancronesi” e quasi inneggia alla lotta armata? E i suoi ragazzini visionari dovrebbero passare da Sarego Vicentino al Parlamento?
Star fermi un giro, esercitare il legittimo diritto allo schifo no, se no vanno su le derive populiste. Vuoi mettere invece mandarle su votandole esplicitamente? Ha tutto un altro sapore il qualunquismo da cupio dissolvi (quel poco che resta) di chi vota perché “bisogna farlo”, cioè ci si deve assoggettare al rituale a metà tra l’isterico e il primaverile. O per dire, con Mina: sai che ho combinato? Ho votato Grillo, epater le burgeois. Basta che poi non diventi impossibile tornare indietro.
di Massimo Del Papa
P.S.
Non tutto, ma in grandissima parte approvo e sottoscrivo.
Mi state facendo grillina e qualunquista, oltre che qualcos’altro.
E – come era prevedibile, ma auspicavo diversamente – si balbettano cose a mezza bocca, si va sul personale, ci si sente grattare la coda.
Io sono contenta di due cose: la prima è che Berlusconi è nell’angolo, la seconda che un cospicuo numero di italiani ha smesso di farsi infinocchiare da una sinistra destrista, berlusconiana, affarista, illogica, bugiarda, ladra e quindi…quanto più lontata dal concetto che ho io di sinistra.
Sappiamo perchè la gente non dovrebbe votare il PDL, ma perchè dovrebbe votare questa specie di Sinistra?
In Sicilia, i candidati alla regione erano Lombardo e la Finocchiaro, e adesso GOVERNANO INSIEME.
Veltroni ha acquistato una casa in Piazza Fiume a 2000 euro al metro quadro, a me la stessa casa la vendono come minimo a 6000 euro..se non è sporcizia questa!
Bersani insegue Casini. Casini!!! Ma vi rendete conto? Casini è un rottame della peggiore politica clientelare, democristiana e pesantemente compromessa con la mafia (ha difeso Cuffaro fino all’ultimo, ed anche dopo la condanna!).
In 7 anni di Centro-Sinistra due nomi a caso come Vespa e Marzullo sono stati lasciati nelle loro posizioni e penso che se il Movimento arrivasse a gestire la RAI non ci sarebbe più Vespa, e non ci sarebbe alcuna trasmissione di Cinema condotta da quell’altro inqualificabile e incompetente ometto da quattro soldi.
Guardate cosa fa il CAPOGRUPPO AL SENATO DEL PD. Fa creare al marito (medico) una società che pochi giorni dopo vince un appalto da oltre 300mila euro per l’informatizzazione di un Ospedale. Applausi fra lei, il governatore che la aveva SCONFITTA ALLE REGIONALI, Lombardo (già in carcere negli anni’90, ed oggi indagato per mafia, passato dal centrodestra berlusconiano all’appoggio del PD: olè!) e Livia Turco.
Poi spiegatevi perché molta gente PER BENE va a votare altrove, e ditemi chi ha l’atteggiamento spocchioso e distante anni luce dai cittadini che imputi a Grillo per i suoi modi del cazzo e solo perchè è un comico.
Per la cronaca, quell’appalto è ritenuto illeggittimo dalla magistratura, e l’operazione viene bloccata. SE FOSSE SUCCESSO IN UN PARTITO VERAMENTE DEMOCRATICO la Finocchiaro avrebbe preso un gran calcio nel culo. Invece è ANCORA il CAPOGRUPPO DEL PD!
Perché affidarsi ancora a Fassino, Veltroni e le loro propaggini, anziché ad un 35enne laureato che PER PRIMA COSA si autoriduce l’indennità e RINUNCIA ai rimborsi elettorali, ottenuti scavalcando la volontà popolare chiaramente espressa in un referendum?
PERCHE’?
Oppure ok, ok. Non andiamo a votare. Affidiamoci al destino. Affidiamoci a Dio (ci manca pure Dio) ecchissenefrega.
Il voto è una conquista, certo.
Il non voto lo potrebbe essere se TUTTI non andassimo a votare.
Poi oh…mi sbaglierò.
Il mio è un auspicio, una speranza.
Io vorrei vedere tutta questa melma di LADRI fuori dal governo, e se per questo sono criticabile…
Cara Sara,
io condivido ed apprezzo in tutto e per tutto l’analisi che hai fatto sul sudiciume della seconda Repubblica.
Ma proprio tutto, ogni singola parola, punteggiatura compresa.
Mi fermo su Grillo, come su chiunque altro.
Ma è un mio punto di vista personale (e non mi permetto assolutamente di criticarti) dettato, come sai, dal fatto che NON VOTO (da sempre); perché stomacato e scoglionato dalla politica che considero il letamaio atto ad ospitare chi ci sa sguazzare dentro.
“Ho sempre avuto poche idee, ma in compenso fisse”. (cit.)
Stammi bene.
Per Devina:
- “Ma quello che davvero i pariti temono non è il voto scemo ad uno scemo che poi riassorbono tranquillamente: è il non-voto, è il crollo dell’affluenza”
Bè non credo proprio che i politici si preoccupino tanto se le persone non vanno a votare per due semplici ragioni:
1) il non-voto non è una forma di protesta ma una forma di menefreghismo politico; o va uno o va l’altro a me non cambia nulla; la vera protesta, il vero dissenso è il voto nullo: SOLO con quello l’elettore MANIFESTA il suo dissenso, NO non andando proprio alle urne;
2) più persone non votano, meno persone eleggono i politici, quindi per quest’ultimi c’è un lavoro minore da fare: una cosa è “convincere” 100 persone ed una cosa è “convincerne” 50.
Quindi il non-voto è la cosa che i politici più amano!!!
Prendendo come esempio la realtà politica più vicino a noi: secondo te il neo-eletto sindaco è dispiaciuto per quelle 1.400 persone di San Michele che non sono andate a votare, o ne è felice? Penso proprio che i nostri politi non sono così mortificati dopo questo “gesto di protesta dei non-votanti”. Ma se ci fossero state 1.400 schede nulle, non sarebbe stato leggermente diverso?
Poi, come secondo argomento, nell’articolo di Del Papa si fa riferimento a Grillo ed al suo movimento descrivendolo SOSTANZIALMENTE come un movimento potenzialmente dannoso per la società ( nonostante ci sia scritto che non si vogliono fare paragoni con altri movimenti della storia europea, la sostanza è ben diversa da questa premessa! ), usando come termine di paragone il movimento nazionalsocialista di Hitler. In questo caso mi viene di usare una frase usata in commento precedente: ” non ti sembra di averla fatta un po’ fuori dal vasino?! “. Su Grillo si può discutere quanto si vuole, sul suo modo di fare, sulla sua eccessiva irruenza, etc., ma proviamo a fare una cosa: leggiamo prima il MEIN KAMPF e poi il programma del Movimento 5 stelle (consultabile sul sito del movimento) e ci accorgiamo che il solo aver scritto nelle stesso articolo Hitler e Movimento 5 stelle è una assurdità colossale!!!
Caro Luigi,
non me ne volere, ma permettimi di dirti che, su certe cose, hai le idee un tantino confuse.
Intanto solo le schede su cui il cittadino fa mettere a verbale che Rifiuta di Votare, non entrano nel conteggio.
Tutte le altre vanno a finire nel calderone finale in un calcolo percentualistico che è una vera e propria presa per il culo.
Le schede nulle (sai che protesta poi; la maggior parte di queste è il frutto di errori, di gente che si confonde ad esprimere le preferenze, di gente che sbaglia a scrivere o di cazzoni che imbrattano il foglio con puttanate), come le bianche, vengono infatti ripartite con un calcolo proporzionale.
Esempio:
- Bianco prende il 40%
- Rosso prende il 35%
- Nero prende il 15%
- 10% nulle o bianche
Per effetto della “ripartizione”
a Bianco si assegna 40/(40+35+15)X10=4,444%
a Rosso si assegna 35/(40+35+15)X10=3,888%
a Nero si assegna 15/(40+35+15)X10=1,666%
Esattamente il contrario, quindi, di quello che hai detto; nel senso che il voto nullo, non solo non da fastidio, ma viene amorevolmente diviso tra quei tristi figuri che (secondo te) dovrebbero ricevere danno proprio da quel voto nullo, che invece va ad accresce la percentuale del consenso.
Se anche l’astensione, per un gioco sordido dei legislatori, subisca lo stesso trattamento non si è ancora capito.
Ma a me frega pure poco.
Io non riconosco questo sistema e manco me lo pongo il pensiero.
Punto.
La tua frase “il non-voto non è una forma di protesta ma una forma di menefreghismo politico”, spero tu non voglia accollarla a me; perché se hai avuto modo di conoscermi sai bene che non sono di certo uno senza una propria visione della società.
Ho mie idee che difendo con i denti e un mio codice etico cui non vengo mai meno.
D’altronde se avessi disinteresse politico (nel senso più generale del termine) manco mi prenderei la briga di confrontarmi con te.
I 1400 cittadini (o le centinaia di migliaia)che non vanno a votare non danno fastidio (come dici) solo se dietro c’è gente che proprio non gliene può fregare di meno della politica così come di qualsiasi altro argomento; ma se sono il frutto di un atto consapevole che vuole boicottare questo sistema, col cazzo che non danno fastdio.
Prova ad immaginare milioni di persone che bruciano la scheda elettorale e poi vediamo se i governanti se ne stanno beati col culo al caldo e la panza piena o se non cominciano ad allarmarsi per possibili derive anarchiche.
L’articolo di Del Papa.
Intanto bisogna conoscere il personaggio, per poter dare una interpretazione corretta dell’articolo.
Ma al di là di questo, Del Papa ha semplicemente utilizzato un’iperbole giornalistica per dire che quando c’è aria muffa e di crisi si è pronti a seguiere chi sbraita dando l’impressione di dire cose intelligenti.
Tutto qui.
Io lo sottoscrivo.
Tu non lo condividi e sei liberissimo di farlo.
Cosa che rispetto pur pensandola diversamente.
Così come la pensiamo diversamente sull’importanza del voto.
Tu lo ritieni necessario; io, al contrario, per dirla con Coluche, credo che “se votare servisse a qualcosa, sarebbe vietato da molto tempo”.
Con amicizia,
Nando
Nando,
la mia frase sul non-voto deriva dal mio modo di vedere la società civile ed il suo funzionamento. Per formazione culturale personale, ho sempre pensato che ogni singolo cittadino deve partecipare alla vita politica del suo paese, prendendosi la responsabilità di eleggere dei rappresentanti. Questo dovere non è dettato da leggi scritte o dagli atti eroici dei nostri antenati che hanno combattuto per poter votare (sarebbe riduttivo dire che si vota solo perché molte persone sono morte per avere questo diritto), ma parlo sostanzialmente in un dovere morale che ci porta a scegliere cosa è più giusto per noi, il nostro futuro.
Secondo me, chi non partecipa a queste decisioni, non ha alcun interesse nel futuro, oppure è talmente in linea con la classe politica che “uno vale l’altro”.
Il non-voto potrebbe essere efficace (in teoria) se un numero esorbitante di cittadini non andasse a votare. Parliamo comunque di cifre che non si potranno mai raggiungere, perché sappiamo bene come funzionano le elezioni…
Poi, se le persone non votano, io non posso farci nulla, se non fare un po’ di rimostranza su midiesis, ma permettimi di essere in disaccordo con loro (con voi).
Per quanto riguarda le schede nulle, non la penso come te, cioè a ridurre il tutto a semplici cifre. Se a San Michele ci fossero state 1000 schede nulle (uso San Michele solo come esempio!), queste avrebbero fatto parlare sicuramente di più di 1400 non votanti. Io che ho assistito allo spoglio, ti assicuro che, nonostante una miriade di errori, alcuni dei quali anche impensabili, vengono annullate pochissime schede (siamo sull’ordine delle unità) per cercare di rispettare giustamente la volontà dell’elettore. Quindi su mille schede nulle, la stragrande maggioranza sarebbe volontaria, e come interpretare questo atto se non come una protesta?
Poi, se le persone vogliono protestare non votando, sono liberissime di farlo, ma sono in disaccordo con loro (con voi).
Per concludere, hai detto che che nell’articolo da te postato, Del Papa usa “un’iperbole giornalistica” per descrivere cosa sta avvenendo nei nostri giorni. Nando, io non conosco Del Papa, ho solo letto quello che hai pubblicato tu, ma più che parlare di iperbole, io parlerei di “cazzata giornalistica” perché quello che ha scritto, sempre secondo la mia opinione, non sta né in cielo né in terra. Se gli è antipatico Grillo, non può scrivere certe cose sul movimento, perché dietro quel comico genovese ci sono migliaia di ragazzi con uno spessore culturale ed una voglia di politica sana indescrivibili, e paragonarli, anche solo “iperbolicamente” ad una cosa del genere, a me fa schifo.
Poi, se alle persone piace il suo articolo e sono d’accordo con lui, pazienza, non ci posso far nulla, ma almeno dimostro il mio dissenso.
Ci tengo a precisare che non c’è nulla di offensivo nei tuoi confronti né in quello che ho scritto ora né nel commento precedente. Rispetto le tue idee, ma non le condivido. E’ solo uno scambio di opinioni.
Con altrettanta amicizia,
Luigi
Caro Luigi,
mi dispiace, ma non hai afferrato il senso dell’enorme differenza.
1000 schede nulle sono mille volti anonimi.
1000 persone che non votano sono 1000 persone che hanno un volto, che sono identificabili, che vogliono essere identificate e che mettono una sorta di firma su quel non-voto.
Non solo c’è una differenza enorme tra le due cose, ma esiste qualcosa di ancora più profondo che ha che fare, nel secondo caso, con il rifiuto del sistema in modo non negoziabile.
Una volta che entri in cabina elettorale sei uno dei tanti che può “accasarsi” da qualsiasi parte.
Mi puoi dire di aver votato per Caio, ma in teoria avresti potuto votare per Tizio, per Sempronio, in bianco o nullo.
Lo sai solo tu e nessun altro.
Capisci che sono due cose assolutamente non confrontabili?
Capisci che essere “coperti” dalla segretezza del voto (qualsiasi esso sia, voto nullo compreso) ed essere un non votante riconoscibile in qualsiasi momento e contesto, sono due cose imparagonabili sotto qualsiasi punto di vista?
Chi non vota si espone al giudizio di tutti, esattamente come stai facendo tu in questo momento con me; chi annulla il voto non è riconoscubile, tutti potrebbero rivendicare la paternità di quel gesto, o all’opposto tutti potrebbero negarlo.
Spero di essere stato chiaro, di più non posso.
Problema Grillo:
sarà che a me i “Santoni” stanno tutti sui genitali, ma veramente non so cosa ci sia di peggio di un comico, col culo bello parato, che sbraita contro tutto e tutti e che intanto possiede (o ha posseduto) una Ferrari, si è avvalso del condono fiscale del governo Berlusconi (mentre, al contempo, sputtanava gli evasori), ha patteggiato una multa per aver dato della “vecchia puttana” a Rita Levi Montalcini, possiede due case, barca, ecc. ecc.
Cose che sicuramente sai e che sono queste a renderlo per me inaffidabile, non il fatto se sia simpatico o meno.
Così come saprai certamente che oggetto delle sue rappresaglie verbali è la pubblicità.
Ma sei troppo giovane per ricordartelo quando in maglioncino nero dolcevita, aria intelligente e creativa faceva il testimonial televisivo nella pubblicità di una nota marca di yogurt.
Ah Beppe, ma vaffanculo va.
Cari tutti,
in questi giorni mi sono chiesta a cosa serva una riflessione come la mia, se poi deve sfociare in qualcosa che non c’entra assolutamente nulla. Prima si è parlato di traffichini, ok. Poi si è parlato di Grillo come salvatore della Patria, ok. Adesso si parla addirittura se è giusto o no andare a votare.
Io mi sono limitata a dire che, per una MONTAGNA di motivi, la GENTE COMUNE HA PREFERITO DARE UN CALCIO NEL CULO a destra e UNA CALCIO NEL CULO a sinistra.
E che se la sinistra fosse veramente sinistra deve prenderne atto e DIALOGARE.
Non sono così stupida da pensare che Grillo salverà l’ITALIA, ma nemmeno CRISTO lo salverà.
Siamo noi che dopo anni di soprusi e violenze DOVREMMO SALVARCI, e il modo in cui lo faremo è poco importante, basta che non smettiamo ciò che una piccola dimostrazione come il risultato del voto ha auspicato.
Forse è utopia e forse ha ragione il signor B. Siamo solo una massa di ignoranti che si lasciano infinocchiare da fuochi fatui..
Io preferisco votare, quando posso, e prendermi le mie responsabilità. Nando non vota e ha le sue (degnissime) ragioni. Ognuno faccia quello che vuole,
MA NON PERMETTIAMO PIU’ a certa gente di manovrarci il cervello, e anche qualcos’altro.
A presto,
Sara
Ciao Sara,
io penso che tutta questa serie di commenti che è sfociata dal tuo articolo sia un segnale molto positivo, perché partendo dal tuo tema abbiamo affrontato vari discorsi. Si, è vero, ci siamo allontanati dal tuo argomento, però comunque ne abbiamo tratto lo spunto per parlare di cose non penso futili. E’ stato un dialogo con toni leggeri (a parte qualcosina) che ha contribuito, almeno per quanto riguarda la mia persona, a capire meglio il prossimo e ad interpretare più giustamente le sue azioni. E’ stato come ogni confronto un ottimo strumento di crescita. Mi scuso se hai interpretato i miei commenti come una volontà di deviare il discorso da te cominciato, ma mi è venuto naturale parlare di questo leggendo le tue parole ed i vari commenti.
Spero con tutto il cuore anch’io che la sinistra possa divenire finalmente tale, cioè VERA SINISTRA, e ricreare un movimento ripartendo dalle fondamenta. Non solo lo spero, ma se ci riuscirò vorrò dare anche il mio minuscolo contributo a questa rinascita.
Per Nando:
possiamo stare qui a commentare ad oltranza, perché tu porterai 1.000 ragioni per non votare ed io te ne porterò 10.000 per fare il contrario, ma penso che non ce ne sia bisogno, abbiamo capito come la pensiamo al riguardo.
Per chiudere, riprendo una citazione da te pubblicata e che ti rispecchia:
“Ho sempre avuto poche idee, ma in compenso fisse”
Io invece ti dico cosa penso:
“Ho dei princìpi, fissi ed indistruttibili, ma sono pronto a cambiare le mie idee se mi accorgerò che esse sono sbagliate”.
Luigi lascia stare a confrontarti con Nando, senti a me…. io ne so qualkosa riguardo alla musica…è una battaglia persa, alle tue ragioni ne può contrapporne altre 20.000 contrarie…
non cambia idea manco se scende Jesus dalla croce gli rivela altri sette segreti di fatima, gli dice chi ha sparato a Kennedy,gli dice che Dio è E.T., e gli dice che Vasco è il più grande rocker italiano…
wuhaahaha (skerzo Nando)
non cambia è capatosta… ma altrimenti non sarebbe Nando.
p.s. Luigi secondo me avere delle idee ad una certa età, fare esperienze e cambiarle col tempo A VOLTE è sintomo di crescita e maturazione. Ostinarsi in nome di una coerenza trascendentale invece no… quindi ben vengano i cambiamenti ed anche i “votamenti di bandiera” se sono frutto di crescita…