No golf (di Edmondo Bellanova)

Domenico Biondi (Il Diavoletto) per mesi ha proposto un sondaggio sulla realizzazione di

campi da golfo nel nostro territorio. Ora sul sito quest’indagine è sparita e mi sembrava logico lasciar perdere la cosa vista l’assurdità della proposta (20 campi da 18 buche nel territorio dei comuni di Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Francavilla Fontana, Ostuni e Carovigno).

Tutto sembrava consigliare una diversa scelta per ottenere la tanto agognata “destagionalizzazione” e “internazionalizzazione” del turismo, … ma questi ci riprovano!

Continuano a perseguire questo scellerato “progetto” e con una malefica strategia, studiata a tavolino o meglio a “tavola”, vanno avanti e, contando sul solito schieramento che comprende tutti, presentano pure una proposta di legge regionale per velocizzare iter amministrativo ed aumentare indici di fabbricabilità nelle compagne.

Per la verità la notizia di stampa non sembra confermata dagli atti ufficiali della Regione Puglia che a tutt’oggi non la pubblica nel sito ufficiale (Atti del Consiglio-Proposte e disegni di legge) e questo non fa che convincermi dell’approssimazione con la quale tanta stampa tiene “informati” i lettori.

Resto, comunque, in attesa di conoscere il testo ufficiale di questa proposta con la (insana) speranza che l’argomento interessi anche i candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative di San Michele Salentino.

                                                                                 sanmichelesalentino19032012edmondobellanova

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3 Commenti a “No golf (di Edmondo Bellanova)”

  • midiesis:

    Data: 13/03/2012. Fonte Notizia: Nuovo Quotidiano di Puglia

    NON SOLO MARE LA PUGLIA ORA PUNTA SUI CAMPI DA GOLF
    Il golf puo’ essere una straordinaria occasione per destagionalizzare e internazionalizzare il …

    Il golf può essere una straordinaria occasione per destagionalizzare e internazionalizzare il turismo in Puglia, così da far crescere le presenze, soprattutto quelle straniere, da ottobre ad aprile. È questo l’obiettivo di una proposta di legge presentata da alcuni consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, i quali hanno previsto di garantire percorsi veloci per la realizzazione dei campo da golf e l’aumento delle volumetrie edilizie legate alla ricettività alberghiera per incentivare gli imprenditori che volessero investire nel settore. La proposta di legge, che è ora al vaglio della Commissione Urbanistica e Ambiente del Consiglio regionale, è stata sottoscritta da: Nicola Marmo, Rocco Palese, Maurizio Friolo e Pietro Iurlaro del Pd; Andrea Caroppo della Puglia prima di tutto; Orazio Schiavone del’Idv; Salvatore Negro dell’Udc, Donato Pentassuglia del Pd.

    I sottoscrittori evidenziano come i grandi numeri delle presenze turistiche in Puglia siano collegati al turismo balneare e si concentrino tra luglio e agosto. Una vera opera di destagionalizzazione può essere effettuata attraverso la creazione di un mercato del golf, un settore che non conosce crisi e che anzi è in espansione, in controtendenza rispetto al turismo tradizionale come quello balneare. I golfisti nel mondo, secondo uno studio della Antoitalia Networking, erano 7,9 milioni nel 1989, sono diventati 15 milioni nel 2006. Nel 2015 si stimano 25 milioni di pernottamenti dovute a vacanze gofistiche. «Si tratta di un mercato che la Puglia è nelle condizioni di intercettare. Tra l’altro è stata smentita l’opinione generale secondo cui il golf è uno sport d’élite, ma è piuttosto l’occasione per svolgere un’attività sportiva all’aria aperta nell’ambito di grandi aree in zone particolarmente sensibili», aggiungono i firmatari della proposta di legge.

    I campi da golf però spesso sono avversati dagli ambientalisti, i quali vedono nella realizzazione di queste strutture il rischio di stravolgimento dell’habitat naturale e sottolineano il grande fabbisogno di acqua necessaria per garantire la vita del prato verde. «I campi da golf devono essere eseguiti nel rispetto delle norme di legge, con specifico riferimento a quelle di tutela ambientale, culturale e paesaggistiche, di sicurezza, di igiene e di eliminazione delle barriere architettoniche», replicano i sostenitori della proposta di legge.

    Nelle norme dall’articolato della legge sono previste deroghe urbanistiche per la realizzazione dei campi, che devono essere almeno a 18 buche, l’organizzazione di conferenze di servizi per snellire le procedure amministrative, l’aumento degli indici di fabbricabilità sino a 0,06 metri cubi per metro quadro (con 0,02 metri cubi per metro quadro destinati a realizzare strutture alberghiere) sulle aree destinate a ospitare campi da golf. Sulle nuove strutture saranno previsti particolari vincoli: il divieto per i privati di vendere per 5 anni; il trasferimento della gestione delle strutture turistiche al Comune dove sono localizzate nel caso di chiusura o fallimento della società proprietaria dell’impianto.

    Attualmente esistono nel Grande Salento tre Golf club: ad Acaya, in provincia di Lecce; a Riva dei Tessali in provincia di Taranto; a Egnazia in provincia di Brindisi. O.Mart.

  • Buona sera. Volevo solo specificare che il sondaggio non è sparito per mia volontà.”Il Diavoletto” ha cambiato piattaforma e sotto WordPress non riesco a inserire il codice HTML. Tutto qui. Proprio per questo l’amico Stefano Menga su “Cronache e cronachette” mi sta dando una mano proseguendo nella pubblicazione.

    Per il resto, ci sono cose che non posso ancora pubblicare però posso dirvi che insieme ad altre persone sensibili a questa problematica stiamo seguendo l’evolversi degli eventi e presonalmente sono abbastanza preoccupato. SONO IN BALLO POTENTISSIMI INTERESSI ECONOMICI!

    Grazie per la menzione. A presto.

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