Corso Vitt. Veneto e Piazza Marconi negli anni ’50

Come di consueto riceviamo da Giuseppe Argentiero una “nuova” cartolina digitalizzata che ritrae Corso Vittorio Veneto e Piazza Marconi di San Michele Salentino. La cartolina, che probabilmente è stata realizzata negli anni ’50, è stata inserita già nella pagina/raccolta “Bianco&Nero – cartoline da San Michele Salentino” su questo portale ma, in questa occasione, la pubblichiamo anche in un articolo a se stante chiedendo a chi ne fosse a conoscenza di intervenire in merito a dei particolari dai quali sarebbe interessante recuperare alcune informazioni. Per esempio, sulla destra vi sono delle insegne di attività commerciali, ma tre delle quali sono illegibili. Qualcuno ricorda di che attività si trattava?

Altra particolarità riguarda il gruppo di persone che avanza dall’edificio scolastico verso Corso Vitt. Veneteto. Escono da scuola, visto che il portone alle 14:40 è aperto o è una semplice coincidenza che il gruppo si muove verso il corso? Riconosciamo qualche nostro parente?

Curiosità: la cartolina è stata spedita da Cosimino Argentieri ad un indirizzo di Taranto, poi arrivata chissà per quale motivo a Como ed ora si trova a Firenze, dove è stata trovata.

Ancora ringraziamenti a Giuseppe ed alla sua “generosità”, ci permettono di condividere “gratuitamente” documenti che riguardano le nostre radici e la nostra cultura.

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3 Commenti a “Corso Vitt. Veneto e Piazza Marconi negli anni ’50”

  • edmondo:

    Giuseppe meriterebbe una “statua” per l’impegno e l’amore con cui ricerca “la storia”del suo paese con queste foto veramente uniche!
    Rispondo alle domande più facili: a) la “beccheria” è la macelleria di Cicch la rizz, uomo sempre “accavallato”; b) il salone è la barberia di Pino Saint Tripez,ora cittadino toscano; c) poi c’è il tabacchi di Narducc zappa strett; d) a seguire verso la pazza dovrebbe esserci la “merceria” della moglie di Nuccio Basile, già sindaco: Ora non c’è più alcuna attività commerciale e rimpiango i quarti di pecora appesi al gancio in bella vista sotto l’impianto elettrico(non credo a norma), ma bello con i suoi isolanti in ceramica bianca o vetro verde!

  • Giuseppe:

    Grazie Mondino :)

    sai dove vive esattamente Pino Saint Tripez?
    sarebbe bello fargli vedere questa cartolina
    (io vivo a Firenze)

  • roni:

    confermo l’esatta descrizione di Edmondo, la merceria era gestita da Mingodda, che alla festa dei Morti mi consegnava i cerotti per andarli a vendere sulla strada che porta al camposanto!
    Pino abitava accanto la nostra casa, in via Melo, nel suo negozio andavamo a leggere le ore e altri giornali per passare il tempo. Era gentile e generoso come infatti la maggiorparte dei sammichelani! Da Narducc andavo a comprare il sale grosso in un fazzoletto e fiammiferi e a volte tre o quattro sigarette che qualche sfaticato mi mandava al posto suo.
    Dalla macelleria si passava con gli occhi e bocca spalancati.
    Di Pino non so niente, spero che stia bene, ho ricordi belli di lui e famiglia, vicini di casa!

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