TRATTENUTE ED ASSENZE (di Edmondo Bellanova)

Colgo con piacere l’invito rivolto ai cittadini sanmichelani, nel Consiglio Comunale dell’11.10.2017, per la partecipazione alla soluzione del problema della trattenuta applicata alla Monteco srl sul canone per il servizio raccolta rifiuti solidi urbani. E’ un apprezzabile e saggio atto d’umiltà che, finalmente, rende reale il principio della partecipazione sempre evocato e quasi mai attuato.

Pur non possedendo specifiche conoscenze e la dovuta preparazione (“competenza”) e fondando le mie opinioni sulla lettura dei pochi e difficilmente rintracciabili, documenti riguardanti il Contratto e Capitolati Speciali d’Appalto, condivido il dubbio sollevato dall’ assessore Cordari sulla legittimità della trattenuta di euro 2.760,80 eseguita dal Comune di San Michele Salentino sul canone mensile (ma, non è stabilito in trimestri posticipati?) dovuto alla concessionaria del servizio, perché:

- Le penali dovrebbero essere accertate, verificate, contestate ed applicate dall’Autorità di bacino e non eseguite con unilateralità dal singolo comune;

- la dichiarata “mancata realizzazione di un centro raccolta materiali”non è certamente addebitabile al concessionario ed è semplice dimostrare che la realizzazione di questo centro ha incontrato enormi difficoltà burocratiche da parte di Provincia e Regione che hanno praticamente reso vano l’impegno dell’Amministrazione per la sua realizzazione;

- la Monteco ha comunque eseguito (anche benino!) un servizio di raccolta alternativo domiciliare della frazione ingombrante e dei beni durevoli in alternativa al funzionamento del centro raccolta.

La restituzione delle trattenute operate non dovrebbe, peraltro, gravare ulteriormente sui cittadini-contribuenti poiché l’importo era già totalmente considerato nel PEF/2017 e, quindi, non è una nuova e/o maggiore spesa.

Sono tentato di cogliere l’occasione per “intromettermi” nella polemica sulle ”assenze” dell’ultimo consiglio e la qualità e quantità dei partecipanti alla “querelle” mi autorizza a farlo, almeno per un solo aspetto:

- in più interventi si evidenzia la possibilità di “convalidare” la delibera anche se illegittima ai sensi di un articolo della famosa legge n° 241 del 1990. La cosa mi sembra non possibile trattandosi di una deliberazione e non già di un procedimento amministrativo e, comunque, il nostro tanto citato e sconosciuto Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale all’art. 70 prevede sanabile un vizio di legittimità di un atto deliberativo e non della validità dell’intera seduta del Consiglio.

Sanmichelesalentino16ottobre2017edmondobellanova

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