Per fatto personale (di Michele Salonna)

Ricevuto in data 14/10/2017 dal Presidente del Consiglio Comunale di San Michele Salentino, Michele Salonna:

In premessa vorrei rassicurare tutti i cittadini sammichelani che il finanziamento del bando della rigenerazione urbana non è in alcun modo in pericolo, (sia perchè il consiglio comunale è stato legittimanete convocato, come spiegato dal Sindaco, sia perchè ove fosse illegittimo sarebbe comunque convalidabile);  ciò grazie all’atteggiamento fermo e determinato della maggioranza. Fosse dipeso dalla minoranza, ce lo saremmo giocato con assoluta certezza. Essa, infatti, invece che lavorare per il bene di S. Michele, ostenta conoscenze giuridiche degne del famoso azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Forti di queste certezze, mi hanno imputato due, a loro dire gravissime, mancanze:

1)     di non aver rinviato il consiglio comunale;
2)     di aver violato i diritti e le prerogative dell’opposizione.

Su entrambe le imputazioni mi dichiaro non colpevole.

Voglio, anzi, ribadire che se in futuro dovessi ritrovarmi nelle medesime condizioni di mercoledì, continuerei il consiglio comunale non certo per arroganza e supponenza,  ma esclusivamente per senso di responsabilità e di rispetto per i cittadini, i quali ci hanno conferito il mandato amministrativo per governare i loro interessi, non certo per esercitarci in una sterile contrapposizione fatta di ripicche e dispettucci.

Non approvare quella delibera equivaleva a rinunciare al finanziamento e compromettere, cosa ancora più grave, anche le aspettative dei due comuni consociati. E NON E’ VERO CHE SI POTEVA RIMANDARE AL GIORNO DOPO! In primo luogo perché lo stesso consiglio era stato convocato di mattina affinché  nel pomeriggio la delibera fosse recepita dalla giunta ed inviata al comune di Ceglie Messapica, in quanto era l’ultimo giorno disponibile. In secondo luogo perché chiunque conosca i rudimenti del diritto amministrativo sa benissimo che la seconda convocazione è una prosecuzione giuridica della prima seduta: pertanto se la prima seduta era illegittima, anche la seconda lo sarebbe stata.

Questo è un dato di fatto INCONFUTABILE. Sfido gli esimi giuristi del saccente mondo dell’opposizione a dimostrarmi il contrario.

Pur comprendendo la strumentalità di alcune scelte di chi sta all’opposizione, continuo a chiedermi a cosa e a chi abbia giovato questo colpo di teatro, il non presentarsi in consiglio comunale (diversamente dal consigliere Epifani che responsabilmente era presente) e farsi surrogare da una missiva con cui si chiede il rinvio del consiglio comunale. Una opposizione che sia forte dei propri argomenti, si presenta in consiglio, bacchetta anche ferocemente la maggioranza, ma poi approva o comunque non ostacola l’approvazione di un provvedimento fondamentale per lo sviluppo della nostra città. Se quello era l’ultimo giorno utile, chiedere il rinvio era lo stesso che perdere quel treno e soprattutto mostrarsi inaffidabili agli occhi dei due comuni con cui abbiamo condiviso il progetto.

Mi chiedo: non avendo ottenuto il rinvio della seduta, cosa farà l’opposizione? Presenterà ricorso al TAR? Per chiedere cosa? La illegittimità del consiglio comunale e la conseguente perdita del finanziamento? Davvero un grande obiettivo per una opposizione responsabile! Proceda pure… noi confidiamo nella buona memoria dei sammichelani.

Per quanto riguarda la seconda accusa, che secondo me è ancora più infondata, ne parlerò nella prossima seduta di consiglio comunale.

Michele Salonna

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