Quando il competente diventa incompetente (di Giovanni Allegrini)

Nel momento in cui qualcuno da dell’incompetente a qualcun altro si presume che egli stesso ne sia competente. Capita avvolte che un eccesso di presunzione e addirittura una discreta dose di supponenza faccia perdere la necessaria obiettività e, errando, travisa i fatti. Trattasi in questo caso di errore in buona fede dettato dalla presunzione di superiorità. In tal caso, quanto meno i ruoli tra i “competenti” e gli “incompetenti” dovrebbe essere ristabiliti. Così, tutto finisce lì.

Mi riferisco al polverone sollevato ultimissimamente circa il presunto rischio di far perdere al nostro comune un finanziamento di 1 milione di euro per incompetenza della maggioranza.

I fatti:

il Consiglio comunale nella seduta dell’11/10/2017 ha adottato una serie di atti con l’assenza totale di una opposizione e parziale dell’altra.

Secondo regolamento le sedute di Consiglio comunale devono essere precedute da una Conferenza dei capigruppo consiliari alle quali le nostre opposizioni non si sono mai presentate, snobbando un istituto democratico posto a garanzia del buon funzionamento del Consiglio stesso e del coinvolgimento e partecipazione di tutte le rappresentanze alle decisioni amministrative.

Accade così anche in occasione della convocazione del Consiglio dell’11 ottobre scorso. Anzi ben 2 Conferenze di Capigruppo vengono disertate da entrambi i gruppi di opposizione, per cui ogni tentativo di far partecipare le opposizioni alla gestione del nostro Comune è risultata vana. Così il 6 ottobre, finalmente, viene convocato il Consiglio Comunale per l’11 ottobre in prima convocazione e per il 12 ottobre in seconda convocazione. Ma, ahimè! Sull’ordine del giorno viene indicato erroneamente che trattasi di “seduta ordinaria”, anziché “straordinaria”. Per regolamento la seduta ordinaria richiede sia portata a conoscenza dei consiglieri almeno 5 giorni prima; quella straordinaria almeno 3. E il Consiglio Comunale, convocato e notificato il 6 ottobre, concede solo 4 giorni liberi per la conoscibilità degli atti ai consiglieri. Un gruppo consiliare, furbescamente (!), aspetta il momento in cui inizia la seduta del Consiglio per eccepire l’invalidità della seduta adducendo futili e pretestuosi motivi tra i quali quello del mancato rispetto dei “5 giorni”.

La Maggioranza ha tenuto ugualmente il consiglio comunale, come programmato, fatte le seguenti valutazioni:

1)      stiamo cercando il dialogo con tutti ma da alcuni non ci viene corrisposto per cui quando queste chiusure rasentano il limite della prevaricazione, non possiamo fare altro che proseguire per la nostra strada;

2)      costruito in quel modo, l’atteggiamento tenuto da chi non si è presentato in Consiglio comunale, dopo aver disertato le conferenze di capigruppo, pecca di spirito costruttivo e ha il solo scopo del disfattismo, soprattutto se commesso nella consapevolezza di compromettere un ingente beneficio per l’intera cittadinanza;

3)      l’eccezione sollevata aveva il sapore del pretesto ed era sfacciatamente cavillosa. Gli argomenti posti all’ordine del giorno non richiedevano una trattazione in seduta “ordinaria”: era sufficiente quella “straordinaria”, ovvero quelle comunemente adottate e quella effettivamente voluta dalla conferenza dei capigruppo da loro disertata. Si era pertanto di fronte ad un mero errore materiale, ininfluente per l’efficacia dei provvedimenti da adottare;

4)      in caso di “dichiarazione di guerra” da parte delle Opposizioni con la minaccia di presentare ricorsi per far invalidare gli atti, avremmo potuto fare sempre ricorso all’istituto della “Convalida”, previsto dall’art.21 –nonies comma 2 della legge 241/90, che prevede la sanabilità degli atti sin dall’origine.

Fatte queste debite valutazioni, la Maggioranza, consapevolmente e responsabilmente, stante i motivi futili e pretestuosi sostenuti dall’Opposizione e ritenendo che riconvocare una nuova seduta di consiglio comunale avrebbe richiesto tempi che non potevamo concederci, ha regolarmente portato a termine la seduta stessa.

Questi i fatti. Tutto il resto è noia, avrebbe detto Franco CALIFANO.

Giovanni Allegrini

4 Commenti a “Quando il competente diventa incompetente (di Giovanni Allegrini)”

  • midiesis:

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  • Anna Abbracciante:

    Caro Midiesis, e Sindaco ammiro il coraggio della maggioranza e l’ardire, o l’osare, fare ugualmente il Consiglio Comunale e deliberare. E’ ora che a San Michele smettiamo di fare i bambini dispettosi e guardiamo un po’ oltre. Forse sarebbe bene che tutti i politici in genere la smettessero di farsi la guerra e lavorassero per l’Italia e non per se stessi! Non seguo la politica in genere, purtroppo, per mancanza di tempo o di interesse, quindi questo è solo un parere spassionato e incompetente, ho solo letto e commentato, quindi complimenti alla nuova amministrazione! Andate per la vostra strada, se è anche la NOSTRA! Voglio precisare a qualcuno che può pensarlo che non sono io la Anna di cui si parla, io mi prendo sempre le responsabilità di quello che dico anche se sbagliato e mi firmo SEMPRE! Anna Abbracciante

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