Trasmutazioni & Trasmigrazioni 2 – Roma-Brindisi, mostra di Antonio Aportone

Riceviamo da Antonio Aportone, nostro illustre concittadino che da anni vive e lavora a Roma, e di seguito pubblichiamo:

Trasmutazioni & Trasmigrazioni 2 – Roma-Brindisi, mostra promossa dal Comune di Brindisi – Assessorato alla Cultura presenta una rassegna di opere di Antonio Aportone scelte in funzione di un percorso di riflessione conoscitiva impostato su Dualità nei poli estremi dell’Appia Antica, Regina Viarum che metteva in relazione l’origine delle culture occidentali (quella greca e quella romana) e la comunicazione tra mondi conosciuti (quello occidentale logico-allegorico e quello orientale meditativo-simbolico).

La riflessione per dualità implica apertura e confronto tra ambiti e dimensioni diverse (come nelle Superstringhe e nell’Etanglement). Tra tutti i dualismi ci si orienta verso alcuni tra i più evidenti: tra terra e spazio, tra dimensioni tangibili e non tangibili, tra visibile e invisibile, tra Arte e Fisica.

Si può cominciare dalla Grecia antica dove sono avvenute (in Occidente) proprio le speculazioni filosofiche sui dualismi e sul Cosmo. Il metodo scientifico è da sempre alla ricerca di affinamenti attraverso strumentazioni di indagine. Le discipline artistiche dal canto loro sperimentano dimensioni immaginativo-visionarie e salti d’intuizione per recuperare prospezioni e fluttuazioni pre-visive…

Il progetto espositivo vuole mettere a confronto alcune ‘dimensioni’ e ‘ concezioni’ spazio-temporali , con il contributo di apporti visivi, auditivi e percettivi. Esso è frutto di una riflessione (ormai pluridecennale) che analizza i ‘fenomeni trasformativi’ in quanto processi dinamici ininterrotti che investono quella molteplicità di fenomeni, in un ‘movimento vitale’ che coinvolge ‘materie’ ed ‘energie’.

Le opere tendono ad essere ‘immagini concettuali’ per indagare i rapporti tra ‘materia chiara’ e ‘materia oscura’ che da sempre si dissociano o si riassociano mosse da energie (anch’esse chiare ed oscure) in una fluttuazione continua negli spazi (determinati ed indeterminati) in attesa di sensate (per noi) configurazioni e determinazioni.

La tematica sottesa alle opere è dunque “l’estensione energetica delle materie e delle forme-pensiero” (tra dimensioni visibili e nascoste, tra dimensioni umane,sociali e sovra-sensibili, tra Occidente ed Oriente, etc.). E’ una ricerca legata a riflessioni afferenti alla ‘Fisica teorica’ quanto alla ‘Teoria della conoscenza’, alla riflessione sullo Statuto del fare artistico in relazione alle possibili visioni antropiche di interpretazioni cosmiche. Essa verte sulle condizioni “energetiche” in un ciclo di mutazioni che lega il sentire umano e le collocazioni spazio-temporali (nella dialettica tra visibile e invisibile).

Come in molte ricerche dell’arte contemporanea si mira a catturare ‘l’attimo’, tra ‘inconsistenza’ e ‘durata’ , tra il ‘non è ancora’ ed il ‘non è più’, nell’impossibilità di fermare gli eventi, a capirne le modificabilità o gli ‘stati in transito’.

La Mostra si sviluppa al primo livello del palazzo rinascimentale: le sale vedono prima lo svolgersi di un percorso cronologico delle opere per giungere alle sale con le realizzazioni più recenti in cui si cercano delle interazioni sia audiovisive (con il tessuto sonoro dei lavori di Giacinto scelsi) , sia rimandi antropicoconcettuali (agli apporti ‘energetici’ di persone che hanno operato per coinvolgimenti e mutazioni collettive).

Nelle prime sale sono presentati alcuni tra i primi lavori, dedicati all’idea di energie e transizioni… Nelle successive sale si trovano ricerche su energie in “espansione” (espresse in tensioni filamentose, vortici e ondulazioni). Nelle sale conclusive i lavori più recenti: con opere dedicate ai mutamenti energetici (trasmutazioni ad opera di energie chiare ed oscure) e all’espansione di frammenti in ri-configurazione (trasmigrazioni delle materie).

La sintonia da instaurare con il luogo espositivo è nella ricerca di uno statuto del fare artistico che guarda ai dualismi come le città di Roma (cultura inclusiva e rielaboratrice) e Brindisi (eredità della Magna Grecia e ponte verso l’Oriente) possono rappresentare nel proprio specifico (polarità) e un rimando ai territori ulteriori (così come ad altre discipline) verso oriente (ove indirizzava la Regina Viarum) nella ricerca di compensazioni tra scientificità e trascendenza…

I lavori sono integrati da un ’tessuto sonoro’ con opere di Giacinto Scelsi (individuate con la consulenza della Fondazione Isabella Scelsi), da notazioni scientifiche e da binomi di personaggi storici che, in ambiti diversi, hanno dispensato le loro energie vitali per una mutazione collettiva (come J.Beuys, V.Guerin, R.Parks, A.San-Suu-Ky, P.Soleri, R.Steiner etc.).

Nella saletta-video saranno proposti clip sulle dimensioni cosmiche ed estratti della conferenza svoltasi a Roma nell’Autunno 2016.

PALAZZO GRANAFEI NERVEGNA 13 LUGLIO – 23 LUGLIO 2017
Via Duomo, 20 – Brindisi.

Ingresso libero: da martedì a domenica 10.00-20.30 – (lunedì chiuso)
(orario apertura mostre 9.30-13.00; 16.30-20.30 )
INFO : 0831 229643 -696 -647
URP – Piazza Matteotti 1 – 0831-229155
Mail urp@comune.brindisi.it
Comune di Brindisi – Piazza Matteotti 1 – 72100 BR. – 0831-229111

Un Commento a “Trasmutazioni & Trasmigrazioni 2 – Roma-Brindisi, mostra di Antonio Aportone”

  • midiesis:

    NOTE BIOGRAFICHE:
    Antonio Aportone è attivo nell’ambito delle arti visive dall’ultimo quarto del novecento
    ad oggi.
    La sua formazione e la sua attività professionale si svolgono nel campo dell’arte,
    dell’architettura e dell’urbanistica esercitate nei settori creativi, progettuali, di ricerca
    teorica e nella docenza .
    L’interesse per il pensiero visivo è speculativo ed applicativo, volto alla ricerca di
    modalità di congiunzione dello statuto moderno con quello contemporaneo e
    post-contemporaneo senza steccati preclusivi.
    I Temi trattati si rifanno ad aspetti ‘multidimensionali e multiversi’ della Fisica Teorica
    e della Cosmologia.
    Frequenta lo studio dello scultore Cosimo Carlucci sull’Appia antica dal 1972 al 1987
    e ne cura la retrospettiva al Castello Carlo V di Lecce nel 1997.
    La sua attività espositiva inizia nel 1972 partecipando alle mostre :
    Premio Roma-Natale 72, Mostra d’Arte Figurativa (A.I.P.C.-rivista A&T) 1973, Selezione
    per la Quadriennale d’Arte di Roma – La Nuova generazione 1974, Rassegna
    d’Arte San Fedele 7 (Milano) 1977, Un opera per un Ambiente, Galleria San Fedele,
    Milano 1978.
    Tra le mostre più recenti si segnalano :
    2010 – Artisti per Liberazione – La Nuova Pesa , Roma ; 2011 – Accordo di Pace, Assisi,
    Betlemme, Gerusalemme; – Giornata del contemporaneo – Ponte della Musica,
    Roma ; – Accordo di Pace – Studio Arte-Architettura – Roma ; La Messinscena del
    segno – Stage Academy – Roma ; 2012 – Origine,Tensioni,Energia – La Nube di Oort,
    Roma ; – Presentazione della Rivista d’Artista n.9 – Ed. Eos. con Lea Mattarella – La
    Nube di Oort , Roma ; 2016- “Trasmutazioni e Trasmigrazioni” – Museo delle Mura di
    Roma ; Arte per Ricostruire, Artisti per Amatrice – Galleria Mucciaccia, Roma.

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