SCUOLA E POLLAI (di Edmondo Bellanova)

Normalmente ho la forza, la pazienza e lo stomaco per assistere, sino alla fine a eventi che altri potrebbero considerare “torture”; ma ieri sera non c’è l’ho fatta!

Nella pinacoteca “S.Cavallo” i genitori componenti il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”di San Michele Salentino hanno organizzato un incontro per dare lettura (ed acquisire le firme) di un documento con il quale segnalare alle massime autorità scolastiche pugliesi la grave situazione che si sarebbe creata nella scuola per la mancanza di confronto, collaborazione, partecipazione con il Dirigente Scolastico prof. Adolfo Marciano.

Ritengo che di questioni riguardanti capacità professionali ed umane bisognerebbe parlarne, con estrema cautela e rispetto, in ambiti opportuni con la garanzia di contraddittorio e possibilità di difesa e non mai in un pubblico dibattito! Ma la cosa è stata organizzata così e, anche per onorare il mio dovere di collaboratore di Midiesis, alle 19 e 30 ero nella sala.

Sono “volate” accuse pesanti, anche sotto il profilo strettamente personale, nei confronti del Dirigente che, secondo i genitori organizzatori dell’incontro, metterebbe a rischio il normale processo di apprendimento e crescita degli alunni.  Si è data notizia di alcune questioni che dimostrerebbero il clima impossibile che regnerebbe nella scuola (ritardo refezione scolastica-difficoltà di colloquiare con il dirigente anche con appuntamenti concordati-numero delle sezioni di scuola materna ridotto per il prossimo anno scolastico -progetti educativi non attuati, scomparsi-indebite convocazioni di organi collegiali). Un’assoluta mancanza di rispetto dei ruoli che avrebbe creato enormi difficoltà relazionali anche con l’amministrazione comunale.

Uso il condizionale poiché, non essendo testimone diretto, non ho conoscenza dei fatti e non sono quindi in grado di esprimere giudizi e, tanto meno, di giustificare la chiesta di provvedimenti di estrema gravità nei confronti di un dirigente scolastico.

Aspettavo proprio quest’incontro per avere maggiori informazioni sui fatti e non tanto sui “si dice”, ma è mancato un serio confronto e non c’era assolutamente la tranquillità per analizzare oggettivamente le varie situazioni con le conseguenti azioni da intraprendere.

Un certo contraddittorio c’è stato solo con gli interventi (ripetuti, insistiti, lunghi, prevaricatori) di un genitore che ha adombrato una non meglio specificata volontà ostruzionistica nei confronti del “preside”.

Uso il termine “contraddittorio” ma in verità si è trattato di “sguazzamento in un pollaio”, con voci ed interventi che si accavallavano, mentre l’attenzione era conquistata solo da chi alzava più la voce avendo meno rispetto di chi pazientemente aspettava, da un inesistente moderatore, l’autorizzazione a parlare. Praticamente non c’è stata l’opportunità di capire e, quindi, dopo essermi fatto prendere anch’io dal nervosismo, seguendo l’esempio di altri genitori, ho lasciato la sala e velocemente riguadagnato la fresca aria della sera lasciandomi dietro l’eco di “battibecchi” di cui non conosco l’esito finale.

sanmichelesalentino22giugno2016edmondobellanova

 

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