Grazie (di Pierangelo Argentieri)

Pierangelo Argentieri

Grazie a tutti agli uomini e donne popolo di facebook e non solo che mi hanno sostenuto, confermando la vicinanza, la condivisione delle idee o per altri che hanno voluto testimoniarmi la stima e l’affetto con il proprio voto.

Grazie ai giovani elettori che hanno deciso di usare il loro diritto civile più importante scrivendo il mio cognome sulla scheda elettorale. Chi mi ha sostenuto dandomi consigli, incoraggiandomi con la propria forza e sostegno.

Ringrazio i 1022 concittadini che hanno votato per la nostra lista e anche i 2 abitanti di Erchie (fatevi vivi…), naturalmente tutti gli abitanti della provincia di Brindisi, tutti voi 2619.

Questa campagna elettorale è stata molto bella soprattutto sul piano umano, in questo percorso ho incontrato la più bella umanità, anche da parte di chi non te lo aspetti.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e che hanno scelto “‪#‎noiasinistra‬perlapuglia”. I compagni di lista Giuseppina Santomanco, Giovanni Brigante, Roberta Lopalco e Leo Caroli, persone per bene capaci e dalla schiena diritta…

Come ho sempre detto l’unica promessa che farò, o meglio che ho fatto in questi giorni frenetici di campagna elettorale…, è “di non sparire nel nulla ma di portare avanti in Regione e non solo anche fuori dal Consiglio Regionale, la responsabilità della rappresentanza, comincia dal 31 Maggio un percorso di rappresentanza”, abbiamo il dovere di far tornare nella gente la fiducia nella politica.

Nelle prossime ore, contatterò tutte le persone che mi hanno appoggiato per esprimergli la mia gratitudine.

Non voglio escludere nessuno ma un grazie in particolare a tutta la mia famiglia che mi ha perdonato le ore o meglio giorni di assenza, e naturalmente a tutti voi…

Grazie Ancora!

Pierangelo Argentieri

4 Commenti a “Grazie (di Pierangelo Argentieri)”

  • edmondo:

    La mobilissima lettera con la quale Pierangelo Argentieri ringrazia i suoi elettori m’invita a
    commentare “ a caldo” gli eventi politici sanmichelani con il solito rischio di non essere chiaro e/o di essere frainteso e non capito.
    La pericolosità aumenta quando si tratta di politica ( di risultati elettorali in questo caso) essendo sempre più difficile dimostrare di voler esprimere solo delle disincantate e disinteressate opinioni.
    Questa volta voglio dialogare con Pierangelo per diversi motivi: primo perché assunsi, con la sua cresima, l’impegno di seguirlo nella crescita, poi perché a Nuccio, suo padre, mi lega un rapporto di stima e d’affetto consolidato nel tempo (… tanto!) e per ultimo perché è una dei pochi giovani che si affacciano alla partecipazione nella vita pubblica al quale riconosco entusiasmo e capacità con nuove e moderne prospettive gestionali.
    Il risultato della sua candidatura al Consiglio Regionale, con 2619 preferenze e ben 899 in San Michele Salentino, è certo un ottimo risultato anche se non gli ha consentito di realizzare le sue legittime aspettative.
    Ora che sia proprio io a “parlare” può sembrare un’eresia perché da anni ho rinunciato al diritto (qualcuno aggiunge: dovere!) di votare e quindi non avrei titolo ad intervenire in una questione tutta elettorale, ma voglio mettere in evidenza e condividere con Pierangelo il concetto che fare politica non è essenzialmente essere eletto in una qualsiasi assemblea, divenire consigliere, assessore, segretario, presidente.
    La politica può e forse deve essere “partecipazione” non tanto e non solo nel concetto di Decoubertin, ma in quello d’essere parte attiva, critica e propositiva della vita sociale amministrativa di una comunità.
    La partecipazione attiva può avvenire in un’infinità di modi e Pierangelo ha già dimostrato d’essere in grado di saperlo fare. Per questo voglio dirgli: non arrenderti, continua, non fermarti; l’impegno politico, come dici tu, non finisce il 31 maggio e tutta l’esperienza maturata in questa elezione può solo produrre… frutti!
    Questa volta non hai raccolto quello che puoi meritare e forse ciò di servirà d’esperienza per meglio giudicare chi, senza riserve, tenta di strumentalizzare lo spirito d’iniziativa e la voglia di fare dei giovani, costringendoli nelle strette reti del politichese, in quel mondo strano nel quale sembra sempre più difficile distinguere il senso di servizio dall’interesse personale.
    Spero che, come hai già detto in comizio, tu continui a mantenere la passione e la voglia di concorrere alla crescita del nostro paese e spero, senza sacrificare più di tanto, il tuo lavoro ed impegno professionale. Auguri!
    sanmichelesalentino02giugno2015edmondobellanova

  • devina:

    Oltre a condividere le riflessioni di Mondino, circa la politica, allargo il discorso sulla partecipazione alla vita politica stessa.
    Nel senso che sarebbe troppo riduttivo e mortificante individuare la suddetta partecipazione o meno con la semplice azione di andare a votare o no.
    Una crocetta e poi a casa per quattro/cinque anni, senza neppure interessarsi o rendersi conto di ciò che succede al/nel paese, non è partecipazione alla vita politica e tanto meno lo è a quella sociale e civile.
    Io che, per motivi e idee diverse da Mondino, mi ritrovo (e da ben prima) nella stessa condizione di non votare mi considero parte attiva del confronto politico.
    Ho delle idee, verso le quali non transigo, ho un codice di comportamento, ho una visione della società, e senza nessuna presunzione che idee, codice e visione, siano corretti, non di meno fanno, comunque, di me un soggetto politico.
    Nel vero senso del termine.
    Per dire, non c’è un discorso di Mondino, quando scambiamo qualche parola, che non sia politico, che non abbia a che fare con una sua scelta precisa di intendere e praticare la vita a tutti i livelli, da quello sociale a quello privato.
    Capisco, quindi, e rispetto, cosa intende Pierangelo con il sentire “il dovere di far tornare nella gente la fiducia nella politica”, ma rivendico il pieno diritto di “fare politica” al di fuori di essa stessa (se con questa si intendono partiti, confraternite, schieramenti e coalizioni, più o meno plausibili), e di avere pari rispetto quando, al contrario, spero in un futuro senza questo tipo di politica, a cui siamo ormai sottomessi da sempre, senza caste, senza “amici di amici”, senza intoccabili e senza privilegi.
    nandodevitis

  • tonino altavilla vicenza:

    le parole di pierangelo sono parole degne di una persona per bene, che da lustro al nostro paese per il suo impegno, la sua intelligenza, e capacita per il suo ruolo che svolge ,portando san michele ad essere conosciuto nell’intero territorio provinciale e non solo tutta la cittadinanza dovrebbe essere grata di essere rappresentata oltre che dal sindaco da una persona come pierangelo.complimenti e auguri a te e alla tua famiglia tonino altavilla vicenza

  • Luigi Calò:

    Dico subito che concordo pienamente sui concetti espressi da Mondino e Nando. Assolutamente d’accordo che la politica dovrebbe essere qualcosa di così nobile da essere disinteressata e scevra da ogni forma di condizionamenti legati solamente ad ambiti partitici. Certo ci sono sedi istituzionali dove la risoluzione dei problemi dovrebbe essere un imperativo categorico d’azione, ma purtroppo, spesso, così non è; penso ad esempio al fenomeno oceanico della corruzione che, a pioggia, condiziona il decorso istituzionale, legislativo, economico e sociale del Nostro Paese. Ho delle remore per quanto concerne la scelta di non votare. Anche io sono stato spinto, in più di un’occasione, a scegliere di non votare, in quanto demotivato e disgustato da un certo mondo e ceto politico, soprattutto legato ai partiti. All’ultimo momento però è prevalsa sempre la scelta di andare a votare, in quanto ritengo che non farlo significa demandare ad altri la facoltà di decidere del proprio destino, soprattutto di quello collettivo. Forse uno dei problemi maggiori che abbiamo sempre avuto, che ha acuito questa sfiducia generale, è stata la mancanza di una vera alternanza nella gestione dei vari governi che si sono di volta in volta succeduti. Alla fine, sotto mentite spoglie, tra “patti del Nazareno vari”, sempre gli stessi hanno gestito e continuano a gestire il potere, incancrenendo le istituzioni stesse a vario livello, dal vertice alla base. Siamo lontani ancora da riuscire a strutturare una coscienza politica tale da uscire fuori dagli schemi. Tutti si lamentano, ma nessuno poi cambia nulla con l’esercizio del voto. Certo, non voglio fare di tutta un’erba un fascio e spero che, in tutto questo marasma, ci sia sempre qualcuno che possa districarsi bene, smarcandosi da ogni forma di pressing negativo, da zona grigia. L’augurio che posso fare a Pierangelo, a Tonino (i nostri due ultimi candidati sanmichelani) e a quanti sentono forte la passione di fare politica nei partiti è di non demordere, di continuare a credere nelle proprie idee, democraticamente condivise o meno, avendo come fine sempre la realizzazione del bene comune. Se la politica si fa in quest’ottica, allora credo che alla fine non si possa parlare mai di sconfitta. Le idee cresceranno, si realizzeranno e lieviterà anche il consenso. Con l’augurio che il tempo sia galantuomo!
    Auguri!

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