Analisi delle elezioni europee a San Michele Salentino (di Luigi Madaro)

Sono sconfortanti i risultati delle europee qui a San Michele. Se paragoniamo i nostri dati con quelli su scala nazionale ci rendiamo subito conto che se l’accoppiata FI e NCD ha il 21% delle preferenze in Italia, a San Michele la percentuale aumenta superando il 48%. Più del doppio! Se aggiungiamo a questo il fatto che l’affluenza è al di sotto del 50% (media italiana del 58%) e che circa l’11% delle schede è di protesta (tra bianche e nulle) allora abbiamo un quadro ben definito della nostra situazione politica, o meglio del nostro “sentimento politico”.

Nei giorni precedenti alle elezioni mi è capitato spesso di trovare persone che si lamentavano della situazione politica locale, italiana ed europea e della classe politica in generale. Tutti ci lamentiamo, è la cosa migliore che sa fare l’italiano. Allora di fronte alle lamentele io, amante della politica, chiedevo cosa avrebbero votato e perché. Mi piace ascoltare l’opinione delle persone perché spesso quest’ascolto mi ha fatto aprire gli occhi e mi ha permesso di guardare la realtà con una prospettiva diversa. Però le risposte che ho avuto in questi giorni non mi hanno di certo aiutato. Per una semplificazione di facile lettura classifico i vari comportamenti attraverso degli idealtipi:

IL SERVO: voto Tizio perché me lo ha detto Caio.

-    Ah, capito, ma sai qual è il suo programma o almeno cosa vuole fare di più importante in Europa?

-    Ehhhh… (riflessione), so che è bravo, è generoso, mi ha portato a mangiare a mi ha promesso un lavoro o qualche favore futuro.

-    Si ho capito, ma perlomeno dovresti conoscere le idee di chi voti dato che deciderà sul tuo futuro!

-    Ma chi se ne frega! Mi fa mangiare, ha detto che mi farà lavorare e poi me lo chiede Tizio di votarlo.

LO PSEUDO-RIVOLUZIONARIO: voto Grillo perché devono andare tutti a casa!

-    Ah, capito, ma lo conosci il programma del movimento, la sua posizione sul futuro dell’Europa, i suoi principi guida?

-    Si, so che tutti i politici devono andare a casa e che dobbiamo uscire dall’euro!

-    Si ho capito, ma il programma è più lungo e c’è molto di più. Cosa ti piace di queste idee e con cosa non sei d’accordo?

-    Ehhhh… (riflessione), tutti a casa! I politici sono ladri! Viva Grillo! Basta euro!

IL NON VOTANTE: tanto sono tutti ladri, tutti uguali, è inutile votare.

-    Ah, capito, ma lo sai che votando si sceglie chi “governerà” la tua vita e quella dei tuoi figli?

-    Si, ma sono tutti uguali! È inutile! Se nessuno votasse il mondo cambierebbe.

-    Si ho capito, ma sappiamo che è impossibile che nessuno voti. Comunque tu daresti una copia delle chiavi della tua casa ad uno sconosciuto?

-    No, non le darei mai.

-    Bè… non votando lo stai facendo.

Che la classe politica italiana sia delle peggiori non c’è dubbio e questo problema ce lo portiamo dietro da molto tempo. Soprattutto al sud si è affermata sin dal 1861 una classe politica locale incompetente, avida e superba che ha fondato il proprio potere su un forte sistema clientelare, con a capo i vari signori locali, retaggio del nostro passato feudale. Non si vota secondo la qualità delle idee o la qualità dell’operato politico, ma secondo la volontà dei signorotti locali che distribuiscono favori e promesse per accaparrarsi più seguaci. Quindi è vero che i nostri politici non sono degni di essere chiamati tali, ma è anche vero che noi cittadini non siamo degni di essere chiamati cittadini. Svendiamo la nostra dignità per una mangiata o per una manciata di euro, ed abbiamo anche il coraggio di lamentarci quando le cose vanno male! Il vero problema del Mezzogiorno non è l’economia ma è questa mentalità servile ed egoistica che non ci permette di ragionare e di pensare con la nostra testa. Com’è possibile che un partito che in Italia prende poco più del 4%, qui a San Michele prenda il 21%? Fatevi questa domanda e provate a darvi una risposta. Io la mia ve l’ho illustrata ma credo che debba essere un nostro dovere morale e civico farci domande come queste e darci delle risposte.

Chiudo facendo un piccolo appunto a coloro che hanno totale sfiducia nella politica e pensano che tutti siano uguali: alle elezioni potevamo scegliere tra ben 11 liste che coprivano tutto lo spettro di scelte possibili, dal nazionalismo anti-europeo al comunismo europeista, dalla destra liberale alla sinistra sociale. Mi sembra molto difficile affermare che queste 11 liste fossero uguali tra loro ed avessero al loro interno persone uguali tra loro. È facile dire sono tutti uguali invece è difficile informarsi (soprattutto in Italia). Ce ne laviamo le mani, lavandoci la coscienza. È la scelta più comoda. Però sappiamo che la strada più difficile e faticosa spesso è quella che porta maggiori soddisfazioni.

Luigi Madaro – 26/05/14 – San Michele Salentino

2 Commenti a “Analisi delle elezioni europee a San Michele Salentino (di Luigi Madaro)”

  • Teddy:

    Ed infine c’è l’elettore PIRLA:
    Perché voti PD?
    Renzi mi ha promesso 80 euro!

  • eugenio muschio:

    C’è anche l’altro elettore piu’PIRLA che pur simpatizzando per la sinistra questa volta non ha votato Renzi perchè ha fatto piu’ straordinario del suo collega che invece gli 80 euro li ha presi.

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