A proposito del comunicato stampa del Nuovo PSI, ovvero, i paradossi della politica (di Nando De Vitis)

Più leggo cose del genere, più mi rendo conto di quanto la politica, questa politica, sia per me un mondo lontanissimo con cui non voglio avere nessun tipo di contatto.
Senza avere nulla, sia ben chiaro, contro Pino Trinchera.
Per me l’uno vale l’altro.
E quando sento dire “non si può fare di tutta l’erba un fascio” io, al contrario, penso non solo che si possa fare benissimo un’unica grande ammucchiata, ma che l’eccezioni (è fisiologico che esistano dal punto di vista statistico) oltre a non avere alcun peso, in quanto esempi rari che non costituiscono massa critica, servono da specchietto per le allodole, casi anomali di cui si serve la stessa politica per poter dire, appunto, “non siamo tutti uguali”.
Ora è vero che gli uffici stampa servono per fare propaganda alle “aziende” cui fanno capo, ma, veramente, io mi sento trattato da coglione di fronte a siffatte sfilze di “bla, bla, bla”.
Cioè, lo stesso comunicato dice che “fino a qualche giorno fa” Pino Trinchera era componente della direzione nazionale di Alleanza di Centro, nonché Coordinatore Provinciale; ebbene in pochi giorni uno cambia partito, con un lasso di tempo quindi ristretto, ma più che sufficiente a far capire le sue “intenzioni sane e corrette” e a far sì che “dopo una puntuale valutazione del vertice del Nuovo PSI”, venga direttamente nominato, dal segretario Nazionale, Sen. Lucio Barani, Coordinatore Provinciale di Brindisi per il Nuovo PSI.
Come se durante una partita di calcio, per dire, Italia-Argentina, alla fine del primo tempo, la federazione italiana riuscisse a far prendere la cittadinanza a Messi, convocandolo subito e facendogli giocare il secondo tempo con l’Italia, contro la sua ex-squadra. E magari nel primo tempo aveva pure portato in vantaggio l’Argentina. E magari rimane pure quell’uno a zero, per cui si trova a perdere per un gol fatto da egli stesso però con un’altra maglia.
Paradossi che funzionano solo in politica.
Forse perché in politica ci sono parametri diversi, visto che il presidente Stefano Caldoro ha fatto pervenire i propri auguri per un incarico che premia “il senso di abnegazione di un giovane emergente”; che poi la dimostrazione “di avere la stoffa di un buon dirigente di partito”, l’abbia fornita facendo il dirigente di un altro partito, che cambia.
Dov’è l’anomalia?
Che dire Pino, se fossi ipocrita ti farei gli auguri di buon lavoro; ma i politici io li considero una iattura, tutti, senza distinzione alcuna.
Però credimi, assolutamente niente di personale; solo una circostanza che mi ha concesso di esprimere il mio pensiero verso un mondo che non capisco (e che non voglio capire), e spero che tu sappia fare la giusta lettura.

nando de vitis

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Un Commento a “A proposito del comunicato stampa del Nuovo PSI, ovvero, i paradossi della politica (di Nando De Vitis)”

  • kiara:

    é vero tutti i politici sono uguali e quelli locali sono lo specchio dei nostri politici nazionali: sempre le stesse facce, pronte a cambiare partito pur di non perdere la poltrona e sempre pronti a fare i loro interessi e mai quelli dei cittadini. Però c’è da fare una considerazione: siamo sempre bravi a lamentarci ma quando ci viene offerto la possibilità di cambiare abbiamo paura e non lo facciamo; allora teniamoci sempre le stesse facce e andiamo avanti!|

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