Furti in appartamenti a San Michele Salentino

Via Pio La Torre

Leggiamo sulla Gazzetta del Mezzogiorno, di oggi 8 febbraio 2013, la notizia di furti avvenuti a San Michele Salentino in due appartamenti di Via Pio La Torre (zona periferica nei pressi della strada per Francavilla Fontana).

Il primo furto ai danni di un barista del posto, avvenuto alle 18,30 circa, ha fruttato ai ladri un televisore, € 2.500 in contanti e svariati monili d’oro.

Successivamente i ladri si sono recati nell’appartamento di fronte di proprietà di un commerciante. Hanno lavorato indisturbati accatastando merce da portare via, ma l’arrivo improvviso del proprietario ha messo in fuga i ladri.

Adele Galetta, che ha firmato l’articolo, rileva la “forte preoccupazione tra i residenti della zona vista la facilità con la quale i ladri si sono fatti vivi verso l’ora di cena, quando c’è ancora via vai e possono confondersi meglio, come è successo. Addirittura questa volta si sono fatti più arditi e non hanno nemmeno aspettato notte fonda”.

Un Commento a “Furti in appartamenti a San Michele Salentino”

  • nicola:

    sono in compagnia di amici quando apprendo la notizia dei furti di san michele. Ma no diciamo, sono balle, oppure sono tutti complici se si ruba sotto gli occhi di tutti. O no! Arrivare a questo punto, a non badare di essere riconosciuti vuol dire di essere con le spalle coperte.
    Uno dei presenti sapete cosa dice: oggi conviene andare a rubare che andare a lavorare! Voi ridete, ma lui é convinto di quel che dice. I politici rubano col beneplacido governativo, mentre io devo farmi un mazzo per morire di fame! E che so scemo, solo a farmi beccare, ma per questo confido nell’omertà dei compaesani che la pensano come me. Poi il discorso si é girato, abbiamo pensato ai genitori di questi scellerati. Che vita hanno avuto per permettere ai propri figli una scelta del genere. L’impatto sociale tutti sappiamo non ha niente a che fare con l’insegnamento che si dà ai figli, ma se uno già da piccolo riceve una base, non diciamo di cose buone o cattive, ma di ordine e disordine, cioé di adattarsi alla vita familiare o essere escluso, questi genitori sanno cosa diventano i propri figli perché sono come il bastone attaccato alla piantina.
    Qui la discussione é degenerata, ci siamo impantanati sulla responsabilità. Nessuno di noi alla fine condannava quei genitori, come si fa, ditelo voi, come fanno i genitori a educare i propri figli se loro stessi non sanno nemmeno cosa sia l’educazione. Beh che ci crediate o no abbiamo spulciato coi nostri discorsi persino la prima democrazia dell’antica grecia, dove si dice, era obbligo a scuola per i maestri insegnare nei primi anni di scuola l’etica. I maestri possono insegnare, anzi devono dare agli alunni quello che i genitori non sanno dare. E qui é scoppiato un putiferio, mio cognato maestro si é alzato e sulla porta ha gridato: siamo maestri, non polizziotti e poi venite voi a prendervi le minacce dei genitori se solo alziamo la voce sui loro figli! A questo punto ci siamo precipitati a fermarlo e farlo desistere dal suo proposito di andare via. È vero, gli abbiamo raccontato, come genitori siamo stati al fianco dei nostri figli contro l’opinione dei maestri, perché ci faceva male pensare che i nostri vecchi genitori non solo si fidavano ad occhi chiusi dei maestri ma non esitavano a punirci se il maestro diceva che a scuola non c’impegniavamamo a dovere!
    Ma direte cosa c’entra tutto questo coi ladri! Beh non chiedetelo a noi ma ai loro genitori, sono contenti di avere dei figli ladri? La risposta potrebbe essere anche affermativa e allora facciamo male a sbalordirci, chiediamoci piuttosto perché, cosa spinge il ladro a rompere l’ordine sociale.
    Per prendere quei ladri basta indagare nelle famiglie! Attenzione, non vanno crocifisse quelle famiglie, ma comprese! Se hanno insegnato ai figli ad essere disonesti tante volte la colpa non è loro e va ricercata la vera ragione. Perché noi condanniamo superficialmente senza scavare mai alla radice, non ci conviene, siamo anche noi compromessi.
    Questo e tante altre cose ci siamo detti, come chiunque davanti a fatti del genere s’indigna ma anche chi alza le spalle e pensa ai fatti suoi.

Hockey su prato a San Michele S.no

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